Bruxelles, 11 novembre 2016 – La Commissaria per il commercio Cecilia Malmström ha firmato oggi alle 13 nel corso di una cerimonioa, il protocollo di adesione dell'Ecuador all'accordo di libero scambio con la Colombia e il Perù. Questo accordo orientato allo sviluppo permetterà di aprire i mercati delle due parti, aumentare la stabilità e la prevedibilità degli scambi e degli investimenti in entrambe le direzioni e promuovere uno sviluppo inclusivo e sostenibile.
La Commissaria Malmström ha affermato: "Questo accordo è una pietra miliare nelle relazioni tra Ecuador e UE e definisce il corretto quadro giuridico per incrementare il commercio e gli investimenti di entrambe le parti. È importante che l'accordo entri in vigore rapidamente in modo che gli esportatori, i lavoratori e i cittadini possano iniziare a sfruttarne i vantaggi. Dobbiamo aumentare i nostri scambi commerciali perché il commercio è un fattore chiave per la crescita e la creazione di posti di lavoro nell'UE, ma anche per una economia come quella dell'Ecuador che punta sempre più a diversificarsi e a integrarsi nelle catene di valore globali. Questo accordo rappresenta un trampolino per le imprese europee e uno stimolo alle riforme in Ecuador."
La Commissaria firmerà il protocollo di adesione nel corso di una cerimonia che si terrà oggi alle ore 13:00 alla quale interverranno la presidenza slovacca dell'UE, rappresentata dal Ministro dell'Economia Peter ŽIGA, il Vicepresidente dell'Ecuador Jorge Glas, l'Ambasciatore della Colombia Rodrigo Rivera e l'Ambasciatrice del Perù Cristina Ronquillo De Blödorn. L'accordo deve ora ottenere l'approvazione del Parlamento europeo per poter essere applicato in via provvisoria.
Esso eliminerà i dazi per tutti i prodotti industriali e della pesca, aumenterà l'accesso al mercato per quanto riguarda i prodotti agricoli, migliorerà l'accesso agli appalti pubblici e ai servizi e ridurrà ulteriormente gli ostacoli tecnici al commercio. Quando sarà pienamente applicato permetterà agli esportatori dell'UE di risparmiare almeno 106 milioni di euro l'anno di dazi e agli esportatori dell'Ecuador di risparmiarne fino a 248 milioni.
Questo accordo asimmetrico è modulato in funzione delle esigenze di sviluppo dell'Ecuador. I dazi saranno ridotti solo gradualmente nell'arco di 17 anni. All'entrata in vigore dell'accordo, l'UE liberalizzerà quasi il 95 % delle linee tariffarie e l'Ecuador circa il 60 %. Secondo le stime della Commissione, l'impatto sul PIL dell'Ecuador dovrebbe essere notevole. Grazie all'accordo le principali esportazioni dell'Ecuador (quali i prodotti della pesca, i fiori recisi, il caffè, il cacao, la frutta e la frutta a guscio) beneficeranno di un migliore accesso ai mercati dell'UE. Anche le banane usufruiranno di un'aliquota preferenziale, sebbene sia previsto un meccanismo di stabilizzazione che consentirà alla Commissione di esaminare e valutare la sospensione delle preferenze una volta raggiunta una certa soglia annuale, come accade attualmente nell'ambito degli accordi commerciali con la Colombia, il Perù e l'America centrale.
Anche l'UE otterrà importanti vantaggi. Ad esempio, i prodotti del settore agricolo beneficeranno di un maggiore accesso al mercato dell'Ecuador dove, inoltre, circa 100 indicazioni geografiche dell'UE saranno tutelate. L'UE dovrebbe inoltre trarre vantaggio dall'accordo in settori specifici: per esempio nuove possibilità di accesso al mercato per quanto riguarda automobili e macchinari.
L'accordo proposto prevede anche impegni ad attuare con efficacia le convenzioni internazionali in materia di diritti dei lavoratori e protezione ambientale, impegni che saranno monitorati con la partecipazione sistematica della società civile.
L'accordo permetterà di rafforzare l'integrazione regionale visto che l'Ecuador sarà il terzo membro della Comunità andina (insieme a Colombia e Perù) ad aderire all'accordo commerciale. Inoltre l'accordo lascia aperta alla Bolivia, il quarto Stato di tale Comunità, la possibilità di aderire all'accordo qualora lo desideri. Con questo accordo commerciale l'UE continua a rafforzare le relazioni e a portare avanti il suo ambizioso programma commerciale con l'America latina.
Contesto
Il valore degli scambi commerciali bilaterali di merci tra l'UE e l'Ecuador è ammontato nel 2015 a 4,6 miliardi di euro: l'UE ha esportato merci in Ecuador per 2 miliardi di euro e ne ha importate per 2,6 miliardi di euro.
I negoziati per un accordo commerciale tra l'Unione europea e la Colombia, l'Ecuador e il Perù sono stati aperti nel gennaio 2009. Nel luglio 2009 l'Ecuador ha sospeso la sua partecipazione alle discussioni. Nel marzo 2010 si sono conclusi i negoziati per un accordo commerciale UE-Colombia e Perù che è applicato in via provvisoria da marzo 2013 per il Perù e da agosto 2013 per la Colombia. I benefici dell'accordo per la Colombia e il Perù sono già visibili. Per esempio dall'entrata in vigore dell'accordo, più di 500 imprese colombiane e 1100 peruviane, principalmente di piccole e medie dimensioni, hanno esportato per la prima volta nell'UE.
Nel maggio 2013 l'Ecuador ha espresso la volontà di riprendere i colloqui e aderire all'accordo con la Colombia e il Perù. I negoziati sono formalmente ripresi nel gennaio 2014 e si sono conclusi il 17 luglio 2014.
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