Tra la crisi dei rifugiati, la Brexit, l’aumento dell'euroscetticismo e un nuovo presidente de-gli Stati Uniti, l'Unione europea affronta nel 2017 un futuro problematico. Chi avrà più influenza sull'Europa nel 2017? Il portale Euractiv propo-ne un elenco dei dieci personaggi che possono avere il maggiore impatto sulla UE nel 2017. So-no nell’ ordine:
Donald Trump – Con l'arrivo del nuovo presidente alla Casa Bianca il 20 gennaio, la realizzazione (o meno) delle sue promesse elettorali potrebbe avere importanti conseguenze sul Vecchio Continente. Un generoso impulso fiscale potrebbe rilanciare l'economia europea, che attualmente genera instabilità politica. Piuttosto, una mentalità più protezionistica potrebbe avere l'effetto opposto. Inoltre, il suo atteggiamento verso la NATO e la sua intenzione di essere più vicini alla Russia ha costretto l'Unione europea a guardare proprie opzioni di difesa.
Jaroslaw Kaczynski – Il presidente del partito di governo in Polonia ha sfidato Bruxelles, riducendo i poteri della Corte costituzionale. Imponendo questo braccio di ferro, il governo polacco sta testando i limiti dell'UE e la sua capacità di imporre la sua volontà, anche scavando divisioni un po’ più profonde tra l'Oriente e il resto d'Europa. L'UE ha invitato Varsavia a cambiare rotta, ma Jaroslaw Kaczynski conta sui suoi alleati, come l’ungherese Viktor Orbán, per mettere insieme il loro veto eventuali sanzioni europee.
Geert Wilders – Gli elettori olandesi potrebbero confermare i sondaggi, che prevedono una vittoria per il partito anti-islamico nelle elezioni parlamentari. Un’eventuale coalizione multipartitica probabilmente non riuscirà a governare il paese, ma un successo alle urne potrebbe essere una cattiva notizia per le elezioni tedesche e francesi, che si terranno successivamente nel corso dell'anno. L'arrivo al potere di forze anti-UE in uno dei paesi fondatori sarà una sfida per l'UE: dovrebbe stabilire un cordone sanitario per evitare che la sua elezione concretizzi il suo programma o attendere che l'esperienza di governo ammorbidisca i suoi intenti?
Theresa May – Il primo ministro britannico dovrà perfezionare qualche buona strategia quando si attiverà l'articolo 50, con negoziati entro la fine di marzo a Bruxelles. La flemma britannica potrebbe riuscire a unificare un paese così diviso che rischia di disgregarsi, mentre sarà difficile negoziare con i funzionari europei determinati a non rendere l’uscita un'opzione attraente per gli altri paesi.
Marine Le Pen – E’ attualmente seconda nei sondaggi in vista del 7 maggio. Ma l'alta volatilità del pubblico francese, che ha bruscamente rifutato Sarkozy esaltando un sempre ”vincente” ministro Emmanuel Macron, indebolisce le previsioni. Gli specialisti considerano che Marine non riuscirà a raccogliere una maggioranza, proprio come suo padre nel 2007. Dopo le sorprese della Brexit e la vittoria di Donald Trump, ci sono molti interrogativi. Marine, fra l’altro, ha convinto milioni di francesi che mai voterebbero per il padre, apertamente razzista e antisemita. L'esito del voto dipenderà probabilmente dall’avversario che avrà.
Migranti africani – Gli africani che sperano di attraversare il Mediterraneo dopo l'inverno potrebbero riconsiderare le loro opzioni. L'UE sta attuando una strategia che ha limitato gli arrivi di siriani in Grecia, privilegiando il costo-rischi, aiutando i governi attraverso il sostegno al bilancio, rafforzando la vigilanza delle acque libiche e preparando espulsioni di massa.
Vladimir Putin – Il capo del Cremlino ha istituito una stra-tegia di confusione per ristabilire l'influenza di Mosca sulla scena mondiale. E’ in grado di attrarre animosità o la simpatia dei suoi vicini europei in molti modi diversi, come il controllo delle forniture di gas. Dopo l'annessione della Crimea, pochi europei sarebbero disposti a scommettere sulle intenzioni di Vladimir Putin. Il 31 luglio, i leader europei devono tuttavia decidere di estendere o rimuovere le sanzioni contro la Russia. Se Trump decidesse di alleggerire le sanzioni degli Stati Uniti, l'Unione europea non sarà probabilmente in grado di mantenere la propria posizione.
Sergio Mattarella – Dovrà impegnarsi a convincere parti molto opposte a governare in vista delle elezioni che si terranno nel prossimo futuro, in base a regole che potrebbero ancora cambiare. I membri della zona euro hanno i loro occhi puntati sul paese profondamente in debito, e le banche flanchantes. A differenza di Grecia e Portogallo, l'economia italiana è considerata troppo importante per poter cedere … e per essere salvata, se necessario.
Angela Merkel – La leader europea per eccellenza è minacciata dalla rabbia di molti tedeschi per la sua politica coraggiosa di accoglienza dei richiedenti asilo. Più di un milione di migranti sono arrivati in Germania nel 2016, alimentando un aumento dell'euroscetticismo e indebolendo la posizione del Cancelliere prima delle elezioni che si svolgeranno alla fine dell'anno. Un buon risultato dei partiti euro-scettici di destra potrebbe complicare notevolmente la formazione di un governo di coalizione. E’ la garante dell'impegno europeo della Germania, la più grande economia del blocco, essenziale per la stabilità dell'Unione.
Il ritorno di jihadisti – Sono uomini e donne che odiano l'Europa in cui vivono. Le difficoltà in Siria e in Iraq e lo Stato islamico potrebbero ispirare e spingere questi europei a prendere le armi contro le società occidentali. La minaccia terroristica è al suo apice, e la risposta dell'UE a questa sfida sembra fondamentale per il suo futuro.
da www.aje.it