Quadro europeo di interoperabilità: i nuovi orientamenti della Commissione UE per i servizi pubblici digitali

Il quadro è stato illustrato al Digital Day di Roma

Immagine:Andrus Ansip

 

Bruxelles, 23 marzo 2017 – La Commissione europea pubblica oggi un nuovo quadro europeo di interoperabilità che aiuterà le amministrazioni pubbliche europee a coordinare i loro sforzi di digitalizzazione per la fornitura di servizi pubblici.

Il quadro sarà illustrato oggi al Digital Day di Roma, unitamente ad altre iniziative finalizzate a promuovere la cooperazione tra gli Stati membri dell'UE per predisporre la società a valorizzare appieno le potenzialità della trasformazione digitale. Molti Stati membri dell'UE stanno procedendo alla digitalizzazione delle loro amministrazioni per risparmiare tempo, ridurre i costi, migliorare la trasparenza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese. Il coordinamento in questo ambito assicura che il settore pubblico non sia soltanto digitalizzato ma anche interoperabile. Il quadro UE reso noto oggi aiuterà gli Stati membri a perseguire un approccio comune per rendere i propri servizi pubblici disponibili online, anche tra paesi e settori di attività diversi. In questo modo saranno ridotti gli adempimenti burocratici per i cittadini e le imprese, ad esempio per quanto riguarda la richiesta di certificati, l'utilizzo di servizi o la presentazione delle dichiarazioni dei redditi.

Andrus Ansip, vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha dichiarato: "Il nuovo Quadro europeo di interoperabilità fornisce orientamenti specifici per la creazione di servizi pubblici digitali interoperabili. La sua applicazione da parte delle amministrazioni pubbliche europee garantirà servizi e flussi informativi senza soluzione di continuità a livello locale, nazionale e in tutta l'Unione europea e renderà più facile per i cittadini e le imprese comunicare con la propria amministrazione e quelle di altri Stati membri, ad esempio per segnalare un cambiamento di indirizzo. "

Il nuovo quadro normativo offre orientamenti specifici alle amministrazioni pubbliche di tutta Europa su come migliorare la governance e assicurare che sia le normative in vigore sia quelle di nuova adozione non compromettano l'interoperabilità dei servizi digitali. Il quadro presenta una serie di 47 raccomandazioni finalizzate a migliorare l'interoperabilità. L'applicazione del quadro da parte delle amministrazioni pubbliche europee farà sì che i loro servizi siano standardizzati, automatizzati e semplificati oltre che forniti in modo sicuro, in tempi più rapidi e con adempimenti ridotti. Garantirà inoltre una maggiore disponibilità dei dati e una qualità degli stessi tale da rendere più efficaci l'analisi e il processo decisionale.

Un quadro più forte e mirato

Le raccomandazioni aggiornate in materia di interoperabilità tengono conto di diverse politiche dell'UE quali la direttiva rivista sul riutilizzo dell'informazione del settore pubblico, la direttiva INSPIRE e il regolamento eIDAS, come pure di nuove iniziative dell'UE quali l'Iniziativa europea per il cloud computing, il piano d'azione dell'UE per l'eGovernment 2016-2020 e di quelle previste, quali lo sportello digitale unico.

Il nuovo quadro comprende principi e modelli di interoperabilità da applicare sulla base di una serie aggiornata di raccomandazioni e pone un accento particolare sull'applicazione pratica di tali raccomandazioni con l'ausilio di soluzioni concrete esistenti. Le nuove raccomandazioni sono incentrate soprattutto sull'apertura e la gestione delle informazioni, la portabilità dei dati, la governance dell'interoperabilità e l'erogazione di servizi integrati.

La comunicazione odierna è corredata di un piano d'azione che delinea le priorità per sostenere l'attuazione del quadro europeo di interoperabilità dal 2016 al 2020.

Prossime tappe

La Commissione europea intende disciplinare e coordinare l'attuazione e il monitoraggio del quadro di riferimento, con il sostegno del programma² ISA. Inoltre, ci si aspetta dagli Stati membri che integrino le azioni dell'UE, individuate nel piano d'azione sull'interoperabilità, con interventi a livello nazionale. La Commissione valuterà l'attuazione del quadro europeo di interoperabilità riveduto entro la fine del 2019.

Contesto

La revisione del quadro europeo di interoperabilità è parte integrante della strategia per il mercato unico digitale, presentata dalla Commissione nel maggio 2015. Il settore pubblico, che rappresenta oltre un quarto del totale dei posti di lavoro e circa un quinto del PIL dell'UE attraverso gli appalti pubblici, svolge un ruolo fondamentale nel mercato unico digitale in quanto autorità di regolamentazione, fornitore di servizi e datore di lavoro. L'efficace attuazione del quadro consentirà di migliorare la qualità dei servizi pubblici europei e di creare un ambiente in cui le amministrazioni pubbliche possano collaborare in formato digitale. La necessità di rivedere il quadro, che è in vigore dal 2010, è stata confermata da intense consultazioni con le amministrazioni pubbliche degli Stati membri, i cittadini, le imprese e altri portatori di interesse.

Per ulteriori informazioni

Comunicazione sul quadro europeo di interoperabilità

Diretta in streaming della presentazione del nuovo quadro, alle 17.30 CET

Comunicato stampa: Digital Day, Roma

Scheda informativa: Trarre il massimo profitto dalle opportunità digitali in Europa

Sito web I 60 anni dei trattati di Roma: eventi per paesi e istituzioni dell'UE

Libro bianco sul futuro dell'Europa

Indice 2017 di digitalizzazione dell'economia e della società:

#DigitalDay17

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