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Bruxelles, 10 aprile 2017 – La Commissione europea pubblica oggi il quadro di valutazione UE della giustizia 2017, che confronta l'efficienza, la qualità e l'indipendenza dei sistemi giudiziari degli Stati membri dell'UE, con l'obiettivo di aiutare le autorità nazionali a migliorare l'efficacia dei sistemi giudiziari.
Rispetto alle precedenti edizioni, il quadro di valutazione 2017 esamina aspetti nuovi del funzionamento dei sistemi giudiziari, come la facilità di accesso dei consumatori alla giustizia e i canali utilizzati per presentare reclami nei confronti di imprese. Per la prima volta, inoltre, riporta la lunghezza dei procedimenti penali relativi ai reati connessi al riciclaggio di denaro.
"La 5a edizione del quadro di valutazione UE della giustizia conferma che l'efficacia dei sistemi giudiziari è essenziale per favorire la fiducia e un ambiente più propizio alle imprese e agli investimenti all'interno del mercato unico", ha dichiarato V?ra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere. "Vorrei incoraggiare gli Stati membri a garantire che qualsiasi riforma della giustizia rispetti lo Stato di diritto e l'indipendenza del potere giudiziario. Si tratta di principi di fondamentale importanza per consentire sia ai cittadini che alle imprese di godere pienamente dei loro diritti. Un sistema giudiziario indipendente ed efficiente è uno dei pilastri fondamentali di ogni democrazia".
Principali risultati del quadro di valutazione UE della giustizia 2017:
· Procedimenti giudiziari civili e commerciali più brevi: anche in alcuni Stati membri i cui sistemi giudiziari presentano ancora delle criticità. Questo miglioramento è più evidente nell'arco dei cinque anni che non nel breve termine.
· Analisi dell'applicazione delle norme a tutela dei consumatori: spetta agli Stati membri applicare la normativa dell'UE sui consumatori. Il quadro di valutazione evidenzia che in questo settore la durata dei procedimenti in sede amministrativa o giurisdizionale varia notevolmente a seconda del paese. Inoltre indica che molte delle questioni che riguardano i consumatori sono risolte direttamente dalle autorità per la tutela dei consumatori, senza dover ricorrere ai tribunali.
· Analisi della lotta al riciclaggio di denaro: come previsto dalla 4a direttiva antiriciclaggio, per la prima volta gli Stati membri hanno fornito dati relativi a questo settore. Ne emerge un'ampia variazione per quanto riguarda la durata dei procedimenti per i reati connessi al riciclaggio di denaro, da meno di sei mesi a quasi tre anni.
· Accesso alla giustizia limitato per i cittadini più poveri: il quadro di valutazione mostra che, in alcuni Stati membri, i cittadini con un reddito inferiore alla soglia di povertà non ricevono nessuna assistenza legale gratuita in determinati tipi di controversie.
· Uso ancora limitato degli strumenti informatici in alcuni paesi: sebbene la metà degli Stati membri utilizzi ampiamente gli strumenti informatici per la comunicazione tra giudici e avvocati, in più della metà dei paesi dell'UE l'uso della firma elettronica rimane molto limitato. Anche i nuovi dati sull'uso delle tecnologie informatiche da parte degli avvocati per comunicare con i tribunali evidenziano l'importanza dei sistemi di comunicazione elettronica per il buon funzionamento dell'apparato giudiziario.
· Migliora o rimane stabile la percezione dei cittadini per quanto riguarda l'indipendenza della magistratura: questa tendenza, calcolata rispetto ai dati del 2016, si registra in oltre due terzi degli Stati membri. La stessa tendenza si registra dal 2010 per quanto concerne la percezione delle imprese. Tra i motivi indicati da chi percepisce una mancanza di indipendenza dei tribunali e dei giudici, il più ricorrente riguarda le interferenze o le pressioni da parte del governo e dei politici. Il quadro di valutazione 2017 contiene anche dati sulle misure in vigore nei vari Stati membri per garantire l'indipendenza della magistratura. Ciò riflette la notevole importanza attribuita dall'UE allo Stato di diritto.
· Norme in materia di qualità: nella maggior parte degli Stati membri sono in vigore norme che fissano limiti temporali o scadenze per evitare una durata eccessiva dei procedimenti giudiziari. Tuttavia alcuni Stati membri con sistemi giudiziari meno efficienti non dispongono di norme di questo tipo.
Prossime tappe
I risultati del quadro di valutazione 2017 sono parte integrante della valutazione per paese attualmente in corso, effettuata nell'ambito del Semestre europeo 2017. Le relazioni per paese , pubblicate il 22 febbraio 2017, comprendono le risultanze relative ai sistemi giudiziari di alcuni Stati membri (Belgio, Bulgaria, Spagna, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Slovacchia) (cfr. IP/17/308).
Contesto
Il quadro di valutazione si concentra principalmente sul contenzioso civile, commerciale e amministrativo, al fine di sostenere gli sforzi degli Stati membri per realizzare un ambiente più favorevole agli investimenti, alle imprese e ai cittadini. I tre principali elementi di un sistema giudiziario efficace che sono presi in considerazione sono i seguenti:
· efficienza: indicatori sulla durata dei procedimenti, sul tasso di ricambio e sul numero di cause pendenti;
· qualità: indicatori sul patrocinio gratuito, sulle spese di giudizio, sulla formazione, sul monitoraggio delle attività dei tribunali, sul bilancio e sulle risorse umane;
· indipendenza: indicatori sulla percezione delle imprese e dei cittadini per quanto riguarda l'indipendenza della magistratura e sulle garanzie per i giudici.
Migliorare l'efficienza dei sistemi giudiziari nazionali costituisce una priorità consolidata del Semestre europeo, il ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche dell'UE. Il quadro di valutazione UE della giustizia aiuta gli Stati membri a raggiungere questo obiettivo fornendo annualmente una sintesi comparativa del funzionamento dei sistemi giudiziari nazionali. La sintesi è completata da valutazioni specifiche per paese realizzate attraverso il dialogo bilaterale con le autorità nazionali e le parti interessate. A queste valutazioni possono fare seguito raccomandazioni specifiche per paese sul miglioramento dei sistemi giudiziari nazionali. Nel quadro del Semestre europeo 2016, sulla base di una proposta della Commissione, il Consiglio ha rivolto raccomandazioni specifiche in questo ambito a sei Stati membri (Bulgaria, Croazia, Italia, Cipro, Portogallo e Slovacchia).
Il quadro di valutazione si avvale di diverse fonti di informazione. La maggior parte dei dati è fornita dalla commissione per la valutazione dell'efficienza della giustizia del Consiglio d'Europa (CEPEJ). Altri dati sono forniti dalle reti europee, come ad esempio la rete europea dei Consigli di giustizia e la rete dei presidenti delle Corti supreme dell'UE, il Consiglio degli ordini forensi dell'Unione europea (CCBE) e vari comitati in settori specifici della normativa dell'UE.
Per maggiori informazioni
Quadro di valutazione della giustizia 2017 relazione completa
Sintesi del quadro di valutazione della giustizia: scheda informativa
Grafici commentati con le cifre complete
Eurobarometro relativo all'indipendenza percepita dei sistemi giudiziari nazionali dell'UE da parte dei cittadini
Eurobarometro relativo all'indipendenza percepita dei sistemi giudiziari nazionali dell'UE da parte delle imprese