Emmanuel Macron ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali francesi con una larga maggioranza (66,06%), battendo anche le indicazioni degli ultimi sondaggi, seppur in un contesto di astensionismo elevato. Il ciclo elettorale continuerà con le elezioni legislative dell’11 e 18 giugno, nelle quali Macron cercherà di trasformare il suo movimento En Marche! in una forza parlamentare di primo piano.
Secondo un sondaggio citato da Les Echos il 3 maggio, En Marche! potrebbe ottenere fino a 286 deputati, a un passo dalla maggioranza assoluta di 290 seggi. Destra e Centro potrebbero raccogliere complessivamente 200-210 seggi, mentre il PS crollerebbe a 28-43 seggi. Il FN potrebbe fermarsi a 15-25, e il Front de Gauche non andrebbe oltre gli 8 deputati (penalizzati dai collegi uninominali con ballottaggio).
Quindi, Macron avrebbe qualche possibilità di puntare a governare con una propria maggioranza, anche se la coabitazione rimane lo scenario più probabile. In termini di programma politico Macron era l’unico candidato nettamente pro-UE ma anche con idee proprie di riforma delle Istituzioni comunitarie. In campagna elettorale ha proposto di creare un budget dell’Eurozona con un ministro delle finanze per l’area della moneta unica. Macron è anche a favore della costituzione di una forza comune di difesa, di un rafforzamento delle politiche migratorie comuni e di una riforma del Parlamento. In sintesi, il nuovo Presidente francese pare rappresentare un punto a favore del rafforzamento del progetto comunitario.
da Intesa San Paolo – Punto Sette. Approfondimenti finanziari 8 – 17 maggio 2017