Immagine: da sx il ministro delle Finanze greco Eukleidis Tsakalotos e Joseph Muscat, primo ministro di Malta e presidente di turno dell'Ue; Alexis Tsipras, premier della Grecia; Christine Lagarde, direttore di Fmi;
Bruxelles – Eurogruppo chiuso in pieno accordo sulla nuova tranche di aiuti alla Grecia da 8.5 miliardi. Un'intesa che darà un po' di fiato al Paese ellenico provato duramente negli ultimi anni da una drammatica crisi finanziaria. A margine della riunione dei 19 ministri finanziari europei, Il commissario agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici ha osservato che la Grecia ha compiuto tutti i passi richiesti. Sono stati compiuti le azioni prioritarie ''140 richieste in settori delicati come quello delle pensioni e del mercato del lavoro: sottolineo il coraggio del governo greco e del ministro Eukleidis Tsakalotos''
Notizia positiva per il premier Alexis Tsipras che porterà a casa una somma superiore ai sette miliardi previsti. L'assegno di Bruxelles consentirà al governo ellenico di far fronte ai 6,5 miliardi di debiti con Bce e Fondo Monetario in scadenza a luglio. La differenza sarà probabilmente utilizzata per rimborsare parte degli arretrati dello Stato ai creditori privati. Quindi potrebbe essere rimessa in circolo un po' di liquidità pari ad una boccata d'ossigeno per l'economia greca.
Condizionalità, debito e partecipazione Fmi, sono gli elementi su cui si muove il programma di sostegno alla questione greca. Dopo la iniziale astensione al terzo piano di salvataggio alla Grecia, per mancanza di garanzie sulla sostenibilità del debito greco, nelle prossime ore il Fondo monetario internazionale proporrà un rientro nel programma di aiuti alla Grecia. Christine Lagarde, direttore del Fmi ha sottolineato che la decisione del fondo a partecipare al terzo piano di aiuti è imminente, nelle ''prossime 24 ore la proposta all'Executive Board perché sia disponibile entro il 27 luglio''.
Il rispetto degli impegni presi con i creditori internazionali e la previsione di completamento del lavoro sulle azioni prioritarie da parte della Grecia, ha convinto il Fondo monetario a riprendere in mano la questione di Atene ed a partecipare al terzo piano di aiuti internazionale (in tutto di 86 miliardi) con un accordo di principio che varrà fino a 2 miliardi di dollari, in continuità con i primi due.
Bisognerà comunque rivedere e lavorare sulla sostenibilità del debito che secondo Christine Lagarde è ancora da definire meglio, in particolare, circa i '' parametri e modalità relativi all'alleggerimento del debito'' sui quali ci sarà ancora da discutere. Il Fmi sbloccherà infatti le sue quote solo quando saranno completate le condizioni richieste, in particolare le misure di riduzione del debito che per ora non sono ancora definite ed approvate. Il nuovo piano del Fmi sulla Grecia, resterà dunque ''in stand-by", ha detto Lagarde.