SARAJEVO, 3 luglio 2017 – La Bosnia-Erzegovina è il classico esempio di stato disfunzionale in cui il problema principale sono le etnie, ottimo poligono per la manipolazione politica, ha sottolineato Francis Fukuyama, professore americano di economia politica e scienziato sociale, ospite a Sarajevo da diverse organizzazioni non governative e la Facoltà di Scienze Politiche di Università.
La disfunzionalità del sistema è l'essenza della Bosnia-Erzegovina. Questo può essere in parte compreso considerando le circostanze in cui lo stato è stato creato, ma i problemi della Bosnia-Erzegovina sono diventati troppo grandi per i suoi confini e oggettivamente sono diventati un peso per l'intera regione, che quindi non può progredire, avverte Fukuyama sui quotidiani Bosniaci.
Anche se nelle sue opere usa spesso il termine "società tribali", alla domanda, se questa categoria sia applicabile nel caso della Bosnia-Erzegovina, Fukuyama dice che la situazione del paese è anche più retrograda.
„Qui si tratta più di etnie. In una certa misura, le etnie sono categorie costruttive della società, ma allo stesso tempo sono più vulnerabili alle manipolazioni a rispetto alle tribù nelle categorie che prendo in analisi nel mio lavoro", dice Fukuyama.
La sua opera dal 1992 "La fine della storia e l'ultimo uomo", ha scosso i circoli accademici inducendo numerose discussioni sulla tesi che la democrazia liberale ha vinto nelle guerre ideologiche e quindi contrassegnato anche la fase finale della libertà umana creando il miglior sistema di governo che è possibile nelle circostanze attuali.
„Per arrivare alla fase della democrazia liberale, si deve passare da quella del nazionalismo, e la maggior parte dei Balcani è rimasta un pò 'bloccata lì“, dice Fukuyama e aggiunge che l'unica speranza per questo tipo di società rimane „l'identità liberale e nazionale che non sia vincolata all'etnia o la religione, l'identità che è sempre modellata dai leader politici“.
Commentando il passato di guerra e la negazione dei crimini e genocidio, Fukuyama sostiene che l'unico modo perchè questo non possa accadere di nuovo è sensibilizzare le nuove generazioni su questo argomento.
„I tedeschi sono stati un ottimo esempio. Dal 1945 essi hanno consapevolmente lavorato per contrastare la negazione del'Olocausto ed insegnare ai bambini che il genocidio perpretato dal regime nazista è veramente accaduto, per impedire che l'ondata di distruzione possa tornare. Ma ripeto, è il risultato della politica. E' neccesario che i politici si soffermino sul ricordo di questi fatti storici, e con le istituzioni conservino la memoria dell'Olocausto“.
Francis Fukuyama, per la prima volta in visita in Bosnia-Erzegovina e i Balcani in occasione dell'Accademia per sviluppo delle politiche pubbliche che si svolgerà dal 3 al 7 luglio, ha, nel corso del suo intervento a Sarajevo, anche criticato duramente la politica del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.