Dietrofront dell’Austria alla frontiera del Brennero. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi dove stamattina il premier Paolo Gentiloni ha avuto un colloquio telefonico con il cancelliere austriaco Christian Ker secondo cui "L'Austria non eseguirà alcun controllo ai confini del Brennero al momento e non sta per ricorrere all'impiego dell'esercito nell'immediato". Dopo le polemiche tra Roma e Vienna dei giorni scorsi e di ieri in particolare sull’ annuncio del ministro della Difesa austriaco, Hans Peter Doskozil sui controlli rafforzati al confine con il Brennero ''con l'ausilio di 750 soldati, se dall’Italia non rallenta il flusso di migranti’’, oggi l’Austria aggiusta il tiro.
Nei giorni precedenti, ad aumentare la tensione tra i due paesi, non sono mancate le affermazioni del ministro degli Esteri e leader del Partito Popolare Sebastian Kurz , che respingendo al mittente le accuse di non accoglienza dei migranti , aveva sottolineato pungente che il paese austriaco ha ‘’ accolto più persone di quanto non abbiano fatto gli altri stati europei".’’
E’ evidente che non c'è alcuna emergenza al valico del Brennero’’- ha detto ieri il ministro dell’Interno Marco Minniti – non giustificando la minaccia delle misure restrittive al confine in quanto la situazione dei migranti al valico è assolutamente nella norma. Minniti ieri ha anche definito l’ iniziativa dell’Austria di schierare l’esercito ‘’ ingiustificata e senza precedenti" che se non ‘’immediatamente corretta avrebbe comportato inevitabili ripercussioni nella cooperazione in campo di sicurezza tra due Paesi che hanno fatto dell'amicizia e delle positive relazioni transfrontaliere un elemento fondamentale dei loro rapporti". La Farnesina già nella giornata di ieri ha convocato l’ambasciatore austriaco a Roma ed oggi, dopo il colloquio tra Gentiloni e il cancelliere Kerr si è registrato un cambio di rotta importante di Vienna rispetto al minaccioso dispiegamento di uomini e mezzi al confine del Brennero. Da Palazzo Chigi quindi apprezzamento per i risvolti positivi della questione ‘’ la collaborazione tra le forze di polizia produce ottimi frutti e si basa sul rispetto da entrambe le parti delle regole europee, senza alcun bisogno di truppe o mezzi militari da schierare alla frontiera’’.
Smontata in 48 ore la farsa elettoralistica dell'Austria il 15 ottobre al voto per eleggere il nuovo parlamento. Opinione comune di molti osservatori ed anche del sindaco di Brennero Franz Kompatscher, secondo cui si sarebbe trattato della strategia elettorale di Kurz, il nuovo leader del centro destra, che per ottenere più consensi sottraendoli al partito Fpoe delle Libertà di estrema destra, avrebbe seguito la linea dura dei migranti, in vista delle elezioni anticipate del parlamento, dopo il totale fallimento della grande coalizione che ha messo insieme socialdemocratici e popolari.