Stato dell’Unione 2017:preservare e rafforzare lo spazio Schengen

La Commissione europea ha proposto nuove misure per migliorare la sicurezza e salvaguardare le libertà dell'Europa

 

Bruxelles, 27 septembre 2017 – Come annunciato dal Presidente Juncker nella lettera di intenti del 13 settembre, la Commissione europea propone oggi delle misure per preservare e rafforzare lo spazio Schengen. La Commissione propone di aggiornare il codice frontiere Schengen adattando alle esigenze attuali le norme sul ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne, affinché siano in grado di rispondere alle mutevoli e persistenti minacce gravi per l'ordine pubblico o la sicurezza interna. Sono inoltre introdotte garanzie procedurali più solide per assicurare che i controlli alle frontiere interne rimangano l'eccezione, una misura di ultima istanza, cui ricorrere soltanto se il provvedimento è necessario e proporzionato, in modo da limitare l'impatto sulla libera circolazione. La Commissione pubblica anche una comunicazione sulle misure già adottate per rispondere alle sfide di sicurezza che si pongono alle frontiere esterne e all'interno dello spazio Schengen e una raccomandazione rivolta agli Stati membri sul modo in cui migliorare, se necessario, l'applicazione delle attuali norme sui controlli temporanei alle frontiere.

Frans Timmermans, Primo Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: "In tema di ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne, le norme del codice frontiere Schengen sono state pensate in un'epoca diversa, in cui le sfide erano diverse. Le circostanze eccezionali che contraddistinguono il nostro presente, ad esempio l'accentuarsi della minaccia terroristica, ci hanno indotto a proporre un codice frontiere Schengen maggiormente consono a questa nuova epoca. Gli Stati membri dovrebbero poter prendere provvedimenti eccezionali quando si trovano di fronte a minacce gravi per l'ordine pubblico o la sicurezza interna, ma sempre nel rispetto di condizioni rigorose. Così garantiamo la libera circolazione e la sicurezza all'interno dello spazio Schengen."

Dimitris Avramopoulos, Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: "Schengen è uno dei maggiori successi dell'integrazione europea e siamo fermamente impegnati a salvaguardarlo, preservarlo e rafforzarlo. L'assenza di controlli alle frontiere interne costituisce l'essenza stessa di Schengen, ma, in uno spazio comune senza controlli alle frontiere, comuni sono anche le questioni di sicurezza. È per questo che dobbiamo fare tutto il possibile per mantenere il giusto equilibrio tra la libera circolazione e la mobilità, da un lato, e la sicurezza, dall'altro. Solo un quadro Schengen coordinato e unito, che includa anche la Bulgaria e la Romania, permetterà di conseguire quest'obiettivo."

Julian King, Commissario per l'Unione della sicurezza, ha dichiarato: "Gli Stati membri dell'UE dovrebbero essere in grado di prendere le misure atte a rafforzare la propria sicurezza – in circostanze eccezionali e in un quadro che rispetti l'importanza e i benefici enormi dello spazio Schengen."

Negli ultimi anni la Commissione ha intrapreso una serie di misure volte a rafforzare la sicurezza nello spazio Schengen e a rafforzare la gestione delle frontiere esterne. Il codice frontiere Schengen è già stato modificato più volte in modo che continuasse a rispondere al suo scopo. Gli Stati membri si sono avvalsi delle norme Schengen per introdurre controlli temporanei nei termini e alle condizioni previsti, rispettando e salvaguardando il più ampio funzionamento del sistema. Gli strumenti disponibili si erano finora dimostrati adatti, ma oggi le nuove sfide di sicurezza impongono all'Europa diaggiornare il codice frontiere Schengen prolungando il periodo per cui si possono ripristinare i controlli alle frontiere interne e associandolo agaranzie più rigorose. Con le proposte odierne la Commissione intende attualizzare le norme assicurando nel contempo che siano usate in modo più efficace e soltanto come misura di ultima istanza, in situazioni eccezionali nelle quali il provvedimento è necessario e proporzionato. Le norme rafforzate rendono più rigoroso il dovere di cooperazione con gli Stati membri limitrofi, in particolare, per ridurre al minimo l'impatto sulla libera circolazione. 

Per migliorare l'applicazione del codice frontiere Schengen in raccordo con le più ampie norme Schengen, e in linea con la richiesta formulata dal Presidente Juncker nel discorso sullo stato dell'Unione, la comunicazione invita ora il Consiglio a decidere la piena integrazione della Bulgaria e della Romania nello spazio Schengen e a disporre che la Croazia divenga membro a pieno titolo una volta soddisfatti tutti i criteri.

Miglioramento del codice frontiere Schengen per far fronte alle attuali minacce

Se la disciplina vigente in materia di ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne si è rivelata adeguata nell'ampia maggioranza dei casi, non sempre i periodi di tempo previsti dalle norme sono sufficienti quando gli Stati membri si trovano a dover affrontare minacce gravi e mutevoli all'ordine pubblico o alla sicurezza interna. La Commissione propone pertanto di adeguare i termini applicabili a norma degli articoli 25 e 27 del codice frontiere Schengen portandoli a un anno (invece degli attuali sei mesi) e introducendo nel contempo garanzie procedurali più rigorose, fra cui l'obbligo per gli Stati membri di valutare se misure alternative permettano una risposta più efficace alla minaccia individuata, e di presentare una valutazione dettagliata del rischio.

In base alle proposte odierne gli Stati membri avranno anche la possibilità di prolungare in via eccezionale la durata dei controlli se la stessa minaccia perdura oltre un anno e quando, per far fronte alla stessa minaccia, sono state adottate sul territorio dello Stato misure nazionali di corrispondente eccezionalità, ad esempio con la dichiarazione dello stato di emergenza. Per varare la proroga sarebbe necessaria una raccomandazione del Consiglio, che dovrebbe tenere conto del parere espresso dalla Commissione; la proroga sarebbe rigorosamente limitata a 6 mesi, rinnovabile tre volte per un periodo complessivo massimo di due anni.

In attesa che siano adottate queste modifiche legislative la Commissione emana oggi anche degli orientamenti, sotto forma di raccomandazione, in cui indica agli Stati membri come applicare meglio le norme di Schengen vigenti. In particolare, ricorda agli Stati membri che il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne deve rimanere una misura eccezionale di ultima istanza, che occorre limitare l'impatto sulla libera circolazione e che si dovrebbero privilegiare misure alternative, quali ad esempio i controlli di polizia e la cooperazione transfrontaliera. Gli Stati membri devono effettuare periodicamente una valutazione dei controlli temporanei, informare gli altri Stati membri interessati e cooperare con essi, e astenersi dall'adottare provvedimenti ingiustificati.

Infine, affinché gli Stati membri affrontino le minacce in maniera unitaria, agendo compatti in uno spazio Schengen più forte, è ormai giunto il momento che la Bulgaria e la Romania diventino membri Schengen a pieno titolo. È opportuno che il Consiglio adotti la decisione di autorizzarne l'adesione a tale spazio e di eliminare i controlli alle frontiere interne tra questi due Stati membri e i loro vicini dell'UE. La Bulgaria e la Romania hanno dimostrato di avere la capacità di difendere le frontiere esterne dell'UE e dovrebbero di conseguenza diventare membri dello spazio senza frontiere interne.

Informazioni generali

Lo spazio Schengen è la più grande zona di libera circolazione del mondo. Permette a oltre 400 milioni di cittadini dell'UE, così come ai visitatori, di spostarsi liberamente al suo interno e consente un flusso senza ostacoli di beni e servizi. È uno dei maggiori successi dell'integrazione europea, che va salvaguardato e preservato.

Sin dalla sua ideazione lo spazio Schengen ha dovuto affrontare vari tipi di sfide e minacce. Le norme Schengen hanno permesso e permettono il funzionamento generale del sistema Schengen, mettendolo in condizione di rispondere alle diverse sfide. Ad esempio, a seguito dei movimenti secondari di migranti irregolari e alle carenze nella gestione delle frontiere esterne della Grecia, la Commissione ha attivato la procedura di cui all'articolo 29 del codice frontiere Schengen. Questo ha portato al ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne per i cinque principali paesi interessati (Austria, Danimarca, Germania, Norvegia, Svezia), sulla base di una dettagliata valutazione da parte della Commissione.

Per ulteriori informazioni

Domande e risposte: Preservare e rafforzare lo spazio Schengen

Comunicazione sulla preservazione e il rafforzamento di Schengen

Regolamento che modifica le norme applicabili al ripristino temporaneo del controllo di frontiera alle frontiere interne

Raccomandazione relativa all'attuazione delle disposizioni del codice frontiere Schengen sul ripristino temporaneo del controllo di frontiera alle frontiere interne dello spazio Schengen

Scheda informativa: Le regole di Schengen – Settembre 2017https://ec.europa.eu/home-affairs/sites/homeaffairs/files/what-we-do/policies/european-agenda-migration/20170927_factsheet_updated_schengen_rules_en.pdf

Comunicazione: Ritorno a Schengen – Tabella di marcia

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