di Redazione
Bruxelles – L'ex presidente catalano Carles Puigdemont e i suoi quattro ex ministri, verso i quali è stato la Procura spagnola ha spiccato il mandato d'arresto europeo, stamane in compagnia dei loro avvocati, si sono presentati in un commissariato,della polizia federale belga di Rue Royal 202 a Bruxelels e non in Procura dove erano attesi. I cinque sono stati rilasciati subito dopo dietro cauzione, poiché il giudice belga si è rifiutato di eseguire il mandato di arresto europeo a loro carico.
Sarà adesso il giudice istruttore a decidere entro 24 ore se Puigdemont e i 4 ex consellers dovrannno essere arrestati e 45 giorni per concludere l’iter legale in Belgio. Inizia il procedimento giudiziario a carico del leader Carles Puigdemont e gli eponenti politici catalani Clara Ponsatí, Mertitxell Serret, Antoni Comin e Lluís Puig accusati dal governo di Madrid di ribellione e sedizione.
Prende posizioni sulle azioni di Madrid il ministro dell'Interno belga, Jean Jambon. "Mi chiedo come possa uno Stato Ue arrivare a questo punto, e mi chiedo se l'Europa debba avere un'opinione" così nel pomeriggio Jambon che ha sottolineato '' La comunità internazionale dovrebbe "guardare attentamente" il comportamento della Spagna nei confronti dei politici separatisti catalani: "C'è la legge spagnola, ma anche quella internazionale, il trattato sui diritti umani- ha rimarcato il ministro dell'Interno belga – che vanno al di sopra della legge nazionale".
In Spagna, prima di Carles Puigdemont, un altro presidente catalano aveva tentato l'avventura indipendentista. Durante la dittatura franchista, Liuis Companys nel 1934 proclamò l'indipendenza durata solo 11 ore e tragicamente conclusasi nel sangue con la sua fucilazione dopo l'arresto e la condanna a 30 anni.