Messaggio del Presidente Jean-Claude Juncker nel Giorno della memoria 73 anni dopo

Il 2018 segna l'80° anniversario dalla "Reichspogromnacht" (la notte dei cristalli) ma anche la ricorrenza del 70º anno della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, che è stata concepita e redatta pensando agli orrori dell'Olocausto.

 

Bruxelles, 26 gennaio 2018 – Il 27 gennaio si ricorda un avvenimento storico segnato dal dolore e dalla sofferenza. In tale giorno, 73 anni fa, le Forze alleate hanno liberato il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau , ponendo fine agli orrori che vi erano stati perpetrati. Per ricordare tale evento, onoriamo oggi la memoria dei sei milioni di ebrei e di tutte le altre vittime che sono morte durante l'Olocausto. Rendiamo inoltre omaggio a quanti sono sopravvissuti alla Shoah, tra cui il primo Presidente del Parlamento europeo, Simone Veil, che ha dedicato la vita alla riconciliazione e che ci ha purtroppo lasciato lo scorso anno.

Il 2018 segna l'80º anniversario della "Reichspogromnacht" (la notte dei cristalli) così come l'80ºanniversario dell'introduzione delle leggi razziali nell'Italia fascista. Ma nel 2018 ricorre anche il 70º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, che è stata concepita e redatta pensando agli orrori dell'Olocausto.

Questa giornata deve ricordarci di essere vigilanti di fronte all'odio, alle discriminazioni e alla disumanizzazione. È una giornata di resistenza contro chi diffonde menzogne sulla nostra storia e mette in dubbio l'Olocausto o nega il suo significato per l'Europa di oggi. Come Simone Veil ci ricordava, è necessario ricordare i nomi e le storie delle persone che abbiamo perduto, per evitare che scompaiano una seconda volta.

È una giornata in cui condannare con fermezza l'odio, il fanatismo e l'antisemitismo, in tutte le loro forme. Dobbiamo costruire una società forte, che si batte per ciò che è giusto e abbiamo bisogno di persone che abbiano il coraggio di protestare e di intervenire quando assistono ad atti di razzismo in pubblico o quando nelle strade europee vengono scanditi slogan antisemiti, come è successo di recente.

""Il numero dei sopravvissuti dell'Olocausto diminuisce ed abbiamo quindi la responsabilità morale di garantire che la loro storia continui a far parte della memoria collettiva dell'Europa, anche per le giovani generazioni. La Commissione intende pertanto rafforzare la cooperazione con le organizzazioni internazionali che si dedicano alla memoria dell'Olocausto, come ha peraltro richiesto anche il Parlamento europeo. La divulgazione delle conoscenze sull'Olocausto continua a svolgere un ruolo fondamentale nel consolidamento delle difese contro tutte le forme di odio che minacciano le società europee. Per educare e formare meglio, il Parlamento europeo ha elaborato un'utile definizione di antisemitismo.

L'antisemitismo non rappresenta soltanto una minaccia per gli ebrei, ma anche un enorme pericolo per le nostre società aperte e liberali. Il ricordo delle atrocità dell'Olocausto, il capitolo più buio della storia europea moderna, è essenziale per comprendere il valore dell'odierna Unione europea. È proprio per evitare tali orrori che abbiamo fondato un'Unione basata sui diritti umani universali, sulla democrazia, sullo Stato di diritto e sulla non discriminazione, ed è in nome di tali valori che dobbiamo proteggerla e continuare a migliorarla.

Jean-Claude Juncker
Presidente della Commissione europea

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