photo credits Arman Fazlic'
Danzica, 15-16 febbraio 2018 – I giornalisti in Europa devono lottare per il principio del pluralismo minacciato dall'ascesa del populismo, e le autorità e le istituzioni dei paesi europei devono fare di più per la sicurezza dei giornalisti. Queste sono state le principali raccomandazioni della conferenza internazionale della due giorni “Free European Media”che si è tenuta nella città Danzica, a nord della Polonia.
Partecipanti e panelisti della conferenza hanno invitato le autorità degli stati europei a rilasciare i giornalisti imprigionati in tutta Europa, e hanno incitato i leader nazionali a difendere e promuovere fermamente la libertà dei media.
"I media liberi e indipendenti sono essenziali per combattere gli abusi e la corruzione nelle società.Il giornalismo serio non è possibile senza un forte sostegno istituzionale per la sicurezza dei giornalisti", ha detto nel corso dell’incontro Penninckx Patrick, capo del Dipartimento della società dell'informazione del Consiglio d'Europa, affermando che alcuni governi non hanno sostenuto la libertà dei media e sicurezza dei giornalisti.
Secondo la valutazione del presidente della Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) Mogens Blicher Bjerregard, la Turchia e l'Azerbaigian sono i paesi più pericolosi per i giornalisti, dove oltre 150 di loro sono stati ingiustamente arrestati per il loro lavoro. "Le esperienze mostrano che l'interferenza dello stato con i media porta alla chiusura arbitraria delle testate da parte delle istituzioni, e in tali circostanze i giornalisti sono bersagli di minacce, attacchi e persino omicidi. Ci aspettiamo che i leader politici europei sostengano attivamente e pienamente la libertà dei media", ha dichiarato il presidente Bjerregard.
Il Rappresentante per la libertà dei media dell’OSCE Harlem Désir, ha invece sottolineato l'importanza della lotta nell’affermazione del principio del pluralismo, che implica "non imporre la propria verità agli altri e credere che l'interesse della società potrà essere raggiunto al meglio attraverso un'ampia discussione con diversi punti di vista". Per questo motivo la difesa del giornalismo libero, indipendente, critico e pluralistico è cruciale per la democrazia affinchè le autorità combattano la corruzione e garantiscano le elezioni libere", ha detto Désir.
Tra gli argomenti della conferenza, inclusi, tra l’altro, gli standard etici e l’auto-censura, le questioni legali ed il supporto legale pratico per i giornalisti imputati.
L'incontro si è svolto presso il Centro europeo di solidarietà a Danzica, non lontano dal cantiere navale in cui i lavoratori hanno iniziato uno sciopero nel 1980 costituendo un sindacato indipendente "Solidarnosc" sotto la guida di Lech Walesa, ospite d’onore nel secondo giorno della conferenza, premio Nobel per la pace nel 1983 ed ex presidente polacco dal 1990 al 1995.
"Solidarnosc" fu il primo sindacato all'interno del Patto di Varsavia a non essere sotto il controllo del Partito Comunista. Gli scioperi indetti dal movimento rappresentarono una serie di eventi che portarono al crollo del Muro di Berlino, simbolizzando l'inizio dell'era dell'Europa moderna.
La conferenza “Free European Media” è stata organizzata dalla Federazione europea dei giornalisti (EFJ), in collaborazione con il Consiglio d'Europa, il Centro di giornalismo nordico, il Centro europeo per la libertà di stampa e media, l'Istituto internazionale di stampa, la Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici, l'amministrazione comunale di Danzica, l’amministrazione regionale "Pomorskie" e il Centro per la solidarietà europea a Danzica.