di Redazione
Bruxelles, 23 febbraio 2018 – Da Italia, Francia e Germania può arrivare "l'impulso per una leadership europea in materia di immigrazione". Lo dice il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al Vertice informale dei 27 a Bruxelles. "Credo sia molto importante l'impulso che viene dall'Italia dalla Francia e dalla Germania, come abbiamo fatto stamattina, e ci siamo riproposti di fare nei prossimi mesi, una leadership europea sulle politiche migratorie e sull'Africa e anche un ruolo un ruolo di traino in qualche modo in questa fase di transizione per l'Unione".
La conferenza sul Sahel è stata "molto importante per confermare l'impegno comune Ue in Africa "perché solo con la cooperazione con questi paesi e con il loro sviluppo "potremo contrastare il terrorismo e le cause dei fenomeni migratori. Questo è il modo migliore per lavorare insieme e battere le posizioni populiste e antieuropee": così il premier Paolo Gentiloni in una dichiarazione congiunta con Merkel e Macron. a Bruxelles.
Gentiloni ha pure detto che durante il summit si è svolta "una prima discussione sul bilancio pluriennale dell'Unione dal 2021, una discussione che andrà avanti a lungo. Uno dei temi di cui si è dibattuto è se concludere questa discussione entro giugno dell'anno prossimo o andare con il prossimo Parlamento europeo quindi a fine 2019-2020. Qualcuno dice si potrebbe fare tutto in un anno, non è detto", ha proseguito. Secondo Gentiloni "è molto importante la sottolineatura che abbiamo fatto noi e che ha fatto anche il presidente Tusk sulla Libia, in questo caso con fondi da mettere a disposizione nell'immediato, sulla centralità dei beni pubblici europei e tra questi delle politiche migratorie. Non c'è dubbio che rispetto al bilancio di alcuni anni fa, oggi bisogna considerare che la priorità delle questioni migratorie deve diventare una parte fondamentale dell'impegno finanziario della Ue. La discussione andrà avanti, il meccanismo richiede l'approvazione all'unanimità, ogni paese ha un grandissimo ruolo e influenza. Da parte italiana bisogna farsi carico, oltre alle politiche tradizionali, anche delle politiche migratorie", ha concluso Gentiloni.
"Oggi c'è una grande domanda di Europa, e per un Paese come l'Italia significa anche impegno a lungo termine per contrastare i rischi del terrorismo e le cause profonde dei fenomeni migratori, perché solo dalla cooperazione con questi Paesi e dal loro sviluppo potremo contrastare il terrorismo e le cause dei fenomeni migratori", ha aggiunto. In Italia "lo facciamo con il lavoro sulla stabilizzare della Libia e con i risultati ottenuti nella diminuzione dei flussi migratori incontrollati". Tutto ciò, "è il modo in cui la Ue lavora insieme ed è il modo migliore per battere le forze populiste e antieuropee" così Gentiloni al termine della conferenza Ue-Unione africana a sostegno del G5 del Sahel,che ha spiegato che è stato confermato "il ruolo fondamentale dell'Ue" e il suo impegno in quella zona "particolarmente fragile".
Andando via dal Vertice informale di Bruxelles il premier italiano ha rilasciato solo una breve dichiarazione ai giornalisti in attesa invece di una conferenza stampa. "Scusate se siamo un po' di fretta e non facciamo la conferenza stampa ma c'è la necessità di tornare in Italia dove ferve l'attività come sapete", ha detto Paolo Gentiloni.