Bruxelles, 7 marzo 2018 – L'economia europea è in forte espansione e la prospettiva economica favorevole si accompagna a un miglioramento del mercato del lavoro e della situazione sociale. Ciò riflette le riforme intraprese dagli Stati membri negli ultimi anni e fornisce un'opportunità per rafforzare ulteriormente la resilienza delle economie e delle società dell'UE. Tuttavia il recupero non avvantaggia allo stesso modo tutti i membri della società e le debolezze strutturali frenano la crescita e la convergenza in alcuni Stati membri. È per questo motivo che i paesi dell'UE dovrebbero sfruttare tale tendenza per rafforzare ulteriormente le basi delle loro economie.
Le 27 relazioni per paese pubblicate oggi (per tutti gli Stati membri tranne la Grecia, attualmente oggetto di un programma specifico di sostegno alla stabilità) contengono l'analisi annuale effettuata dai servizi della Commissione sulla situazione economica e sociale degli Stati membri, compresi i progressi compiuti nel corso degli anni nell'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese. Tale analisi si fonda su un intenso dialogo a livello politico e tecnico con gli Stati membri e con le parti interessate a tutti i livelli, nel quadro del semestre europeo di coordinamento delle politiche.
Per i 12 Stati membri selezionati nel novembre scorso per un esame approfondito, le relazioni per paese comprendono una valutazione degli eventuali squilibri macroeconomici e il pacchetto fornisce un aggiornamento della classificazione in categorie dei paesi nell'ambito della cosiddetta procedura per gli squilibri macroeconomici.
Per la prima volta la relazioni per paese si concentreranno in particolare sull'integrazione delle priorità del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato nel novembre 2017. Quest'anno viene prestata un'attenzione particolare all'analisi delle sfide in materia di competenze e alle modalità di funzionamento delle reti di sicurezza sociale a livello nazionale. I dati del quadro di valutazione della situazione sociale sono usati anche per monitorare i risultati conseguiti in ambito sociale e occupazionale.
Questo pacchetto d'inverno del semestre europeo 2018 segue la pubblicazione, a novembre, dell'analisi annuale della crescita 2018 e la raccomandazione sulla politica economica della zona euro, che definiscono le priorità per l'anno successivo a livello europeo. L'attenzione si sposta ora verso la dimensione nazionale del semestre e fornisce la base affinché gli Stati membri elaborino i loro programmi nazionali annuali entro la metà di aprile. Insieme alle relazioni per paese, i programmi nazionali costituiranno la base per le proposte della Commissione per la prossima serie di raccomandazioni specifiche per paese nel mese di maggio.
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per l'Euro e il dialogo sociale e competente per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l'Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: "Le economie solide sono quelle che continuano ad affrontare le proprie debolezze anche quando la congiuntura è favorevole. Ora che l'economia europea sta crescendo al ritmo più rapido dell'ultimo decennio, dovrebbe essere proprio questa la nostra strategia, sia a livello nazionale che dell'UE."
Pierre Moscovici, Commissario responsabile per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: "In undici paesi dell'UE sono ancora presenti squilibri macroeconomici, che li rendono vulnerabili in caso di shock. Oggi la Commissione europea rileva che tali squilibri sono in fase di correzione grazie alle riforme in corso e alla ripresa economica, il che rende l'Europa più forte. È una buona notizia! Il numero di paesi coinvolti nella procedura è in calo dall'inizio della crisi e oggi premiamo i progressi compiuti in Bulgaria, Francia, Portogallo e Slovenia con un cambiamento di categoria positivo. Sono necessari maggiori sforzi in tutti i paesi. La vita di milioni di cittadini europei, continua a essere una lotta quotidiana ed è per questo che tutti i governi devono fare di più per affrontare le disuguaglianze, la disoccupazione e la precarietà del lavoro."
Marianne Thyssen, Commissaria responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha dichiarato: "Con la proclamazione del pilastro europeo dei diritti sociali, abbiamo reso prioritari gli investimenti nelle competenze, nella riduzione delle disuguaglianze, nell'equità sociale e nella crescita inclusiva. Dobbiamo ora monitorare i risultati degli Stati membri in merito ai principi e ai diritti compresi nel pilastro, per farli diventare una realtà concreta."
Progressi in relazione alle raccomandazioni specifiche per paese
Come ogni anno, le relazioni per paese valutano i progressi degli Stati membri nell'affrontare le loro principali sfide economiche e sociali e nell'attuare le precedenti raccomandazioni specifiche per paese. Esaminando i progressi compiuti nel corso degli anni, in più di due terzi delle raccomandazioni, gli Stati membri hanno conseguito almeno la menzione "alcuni progressi".
L'attuazione delle riforme è stata solida in alcuni dei settori principali. Fin dall'avvio del semestre europeo nel 2011, gli Stati membri hanno compiuto i maggiori progressi nel campo dei servizi finanziari, delle politiche e della governance di bilancio. Sono stati compiuti progressi significativi anche nell'affrontare l'accesso ai finanziamenti, nella legislazione a tutela dell'occupazione e nei quadri di riferimento per i contratti di lavoro. Le iniziative politiche di tutti gli Stati membri sono riportate nelle relazioni per paese.
Oggi la Commissione ha adottato anche il programma di lavoro 2018 per il programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP), che sosterrà gli Stati membri nella realizzazione delle riforme, soprattutto quelle indicate come prioritarie nelle raccomandazioni specifiche per paese.
Nel 2018 saranno finanziati più di 140 progetti in 24 Stati membri.
Ovviare agli squilibri macroeconomici
Nel novembre scorso la Commissione ha avviato esami approfonditi relativi a 12 Stati membri per accertare l'eventuale presenza di squilibri macroeconomici e valutarne l'entità. In tutti i 12 Stati membri sottoposti quest'anno a esame approfondito sono stati individuati squilibri o squilibri eccessivi relativi all'anno scorso. La Commissione ha concluso che 11 dei 12 Stati membri esaminati presentano squilibri (8 devono far fronte a squilibri e 3 a squilibri eccessivi). I risultati degli esami approfonditi possono essere riassunti come segue:
- Croazia, Cipro e Italia presentano squilibri economici eccessivi.
- Bulgaria, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia presentano squilibri economici. Per la Bulgaria, la Francia e il Portogallo si tratta di un miglioramento rispetto agli squilibri eccessivi dell'anno scorso.
- La Slovenia non presenta più squilibri economici.
Per la Bulgaria e il Portogallo la Commissione ha sottolineato che sono ancora necessari ulteriori sforzi per conseguire una correzione sostenibile degli squilibri.
Il pilastro europeo dei diritti sociali
La dimensione sociale del semestre europeo è stata ulteriormente arricchita quest'anno grazie all'integrazione delle priorità del pilastro europeo dei diritti sociali. Le relazioni per paese si avvalgono anche dei dati raccolti tramite il quadro di valutazione della situazione sociale per monitorare i risultati conseguiti in ambito sociale e occupazionale. Le situazioni e le priorità variano naturalmente e l'analisi tiene conto di questa diversità. Gli ambiti che destano particolare preoccupazione in alcuni Stati membri comprendono l'offerta di competenze adeguate, il persistente squilibrio occupazionale tra i generi, l'elevata segmentazione del mercato del lavoro e i lavoratori esposti al rischio di povertà, lo scarso impatto dei trasferimenti sociali sulla riduzione della povertà, la stagnazione della crescita salariale e il dialogo sociale inefficace.
Prossime tappe
Le relazioni per paese presentano la valutazione da parte della Commissione della situazione in ciascuno Stato membro e forniscono a tutte le parti interessate una base per svolgere un ruolo attivo. Le relazioni per paese e i risultati degli esami approfonditi saranno discussi in sede di Consiglio. Successivamente la Commissione terrà incontri bilaterali con gli Stati membri per discutere le singole relazioni. I vicepresidenti e i commissari si recheranno negli Stati membri per incontrare gli esponenti di governo e parlamento, le parti sociali e le altre parti interessate e discutere dei risultati delle relazioni.
Per gli Stati membri il passo successivo consiste nel presentare le proprie priorità di politica economica e sociale nei loro programmi nazionali di riforma e nei programmi di stabilità e/o convergenza (che definiscono le priorità di bilancio) entro metà aprile, alla luce delle sfide individuate, tenendo conto anche delle priorità dell'analisi annuale della crescita 2018 e della raccomandazione sulla politica economica della zona euro. La Commissione raccomanda di elaborare questi programmi con il sostegno dei parlamenti nazionali e di tutte le principali parti interessate, come le parti sociali, le autorità regionali e locali e le organizzazioni della società civile a seconda dei casi.
Nel mese di maggio la Commissione proporrà una nuova serie di raccomandazioni specifiche per paese.
Contesto
Il pacchetto d'inverno del semestre europeo fa parte del semestre europeo, il ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche a livello dell'UE. Esso fa seguito alla pubblicazione, a novembre, dell'analisi annuale della crescita 2018 e della raccomandazione per la zona euro, che definiscono le priorità per l'anno successivo a livello europeo. Attualmente esso sposta l'attenzione verso la dimensione nazionale del semestre europeo.
Il pacchetto si basa sugli ultimi dati delle previsioni economiche d'inverno 2018Cerca le traduzioni disponibili del link precedenteEN••• della Commissione e sulle analisi e le raccomandazioni del pacchetto d'autunno 2017 del semestre europeo. Le relazioni per paese forniscono la base affinché gli Stati membri elaborino i propri programmi nazionali entro la metà di aprile e per le raccomandazioni specifiche per paese della Commissione nella primavera successiva.