Tensione Regno Unito – Russia, espulsi 23 diplomatici russi

Niente rappresentanti inglesi ai Mondiali in Russia

Immagine di copertina: la premier britannica Theresa May

 

Tensione tra Londra e Mosca iniziata e deflagrata intorno al caso di Sergej Skripal, ex spia russa avvelenata a Salisbury.

TheresaMay ha dato una settimana di tempo ai 23 diplomatici russi espulsi, un numero che ci riporta al settembre del 1971 allorchè lasciarono il Regno Unito 90 diplomatici sovietici. Questa la misura più eclatante, per certi versi, a cui fanno seguito la revoca ai prossimi inviti o visite del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in relazione al caso Skripal, lo stop alle delegazioni ufficiali ed ai rappresentanti della famiglia reale ai Mondiali di calcio che si terranno proprio in Russia a giugno. Theresa May punta il dito contro Mosca, affermando alla Camera dei Comuni che la Russia è “colpevole” nella triste e quanto mai “buia” vicenda dell’ex spia avvelenata a Londra e ribadendo quanto segue: “Molti di noi guardavano con speranza a una Russia post-sovietica. Vogliamo relazioni migliori e il presidente Putin ha scelto questo tragico modo di agire”.

La premier britannica ha annunciato anche seri provvedimenti legislativi per stanare i patrimoni in Gran Bretagna di uomini d’affari e funzionari russi sospettati del tentato avvelenamento, ha poi deciso misure restrittive e controlli sui voli privati, sugli ingressi e sui movimenti di queste persone. L’idea del governo britannico è quindi “congelare ogni asset dello Stato russo” che ritenga utilizzabile a scopi ostili. Richiesta anche una riunione – con la massima urgenza – del Consiglio di sicurezza dell’Onu, fissata per questo pomeriggio alle 15 locali – le 20 in Italia.

L’Unione europea è a favore della lineabritannica nel caso dell’avvelenamento dell’ex agente segreto russo Sergej Skripal, e si è detta pronta a fornire assistenza a Londra in caso di richiesta, secondo quanto ha affermato Alexander Winterstein, portavoce della Commissione durante un incontro con la stampa. “Siamo al fianco del Regno Unito nel perseguire la giustizia sul caso, se richiesto, siamo pronti a fornire aiuto”, ha detto.

Intanto, dal fronte opposto, il Cremlino ha avvertito che Mosca prenderà contromisure contro i media britannici in caso Londra vietasse le trasmissioni al canale Russia Today, come sottolineato dal portavoce alla presidenza russa, DmitriPeskov:“Ogni azione illegale contro qualsiasi mezzo d'informazione della Federazione russa in Gran Bretagna porterà a contromisure, sulla base del principio di reciprocità”.Campagna “russofobica” così come definita dal ministro degli Esteri russo SergeiLavrov o “tana libera tutti” in salsa british?

 

 

 

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