Copiright EU
Bruxelles – La Commissione europea ha proposto il 23 maggio 2018 di modificare il regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013Cerca le traduzioni disponibili del link precedenterelativo alle indagini svolte dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF). La modifica intende garantire che l'OLAF disponga dei mezzi necessari per operare in stretta collaborazione con la Procura europea al fine di individuare le frodi perpetrate in tutta l'Unione europea e di svolgere indagini al riguardo. Le modifiche proposte chiariranno inoltre gli strumenti di cui l'OLAF dispone per svolgere indagini amministrative al fine di garantirne l'efficacia. Ciò riguarda in particolare i controlli e le verifiche, l'accesso alle informazioni sui conti bancari e gli strumenti per combattere le frodi nel settore dell'IVA.
“La vera essenza del bilancio è il valore aggiunto europeo. Dobbiamo garantire che ogni centesimo sia speso a vantaggio dei nostri cittadini. Pertanto, la lotta contro la frode e la corruzione deve essere più risoluta che mai. Dobbiamo assicurare che l'OLAF sia adatto allo scopo e che operi a fianco della Procura europea con regolarità ed efficienza. Dobbiamo mantenere un OLAF forte che integri con indagini amministrative solide l'impostazione della Procura fondata sul diritto penale” ha dichiarato Günther H. Oettinger, commissario europeo per il Bilancio e le risorse umane.
La Procura europea avrà il potere di svolgere indagini e di perseguire i reati a danno del bilancio dell'UE, quali la corruzione o le frodi perpetrate con fondi dell'UE, oppure le frodi transfrontaliere nel settore dell'IVA.
La proposta odierna di modificare il regolamento n. 883/2013 vuole garantire che l'OLAF diventi un partner prossimo e affidabile della Procura europea e che continui a svolgere indagini amministrative per integrare l'operato di quest'ultima. L'OLAF continuerà così a svolgere un ruolo essenziale nella tutela degli interessi finanziari dell'Unione. La Procura europea e l'OLAF lavoreranno in stretta collaborazione per garantire, attraverso i loro mandati distinti ma complementari, che tutti i mezzi disponibili siano utilizzati per contrastare la frode e proteggere il denaro dei contribuenti.
Negli Stati membri che partecipano alla Procura europea, le indagini dell'OLAF saranno tese in primo luogo ad agevolare il recupero amministrativo e a evitare un ulteriore pregiudizio alle finanze dell'UE attraverso misure amministrative. Verrà integrata in tal modo l'impostazione della Procura fondata sul diritto penale, se del caso in stretta consultazione con la Procura stessa. Quando scoprirà eventuali reati, l'OLAF li comunicherà senza indugio alla Procura europea e ne sosterrà le indagini su sua richiesta.
L'OLAF continuerà altresì a svolgere indagini su irregolarità non fraudolente (per le quali la Procura europea non sarà competente) in tutti gli Stati membri. Nel 2016, tali irregolarità hanno rappresentato il 93% di tutte le irregolarità segnalate, con un'incidenza finanziaria pari a circa 2,58 miliardi di EUR. Inoltre, l'OLAF continuerà a indagare su casi di frode e corruzione negli Stati membri che non partecipano alla Procura europea.
A tal fine, la proposta introduce nel quadro giuridico dell'OLAF le disposizioni necessarie per disciplinare lo scambio di informazioni con la Procura europea, offrire sostegno alle indagini di quest'ultima, garantire la complementarità delle azioni ed evitare la sovrapposizione delle attività d'indagine. La modifica prevede inoltre alcuni chiarimenti, limitati ma importanti, che rafforzeranno l'efficacia delle indagini amministrative dell'OLAF, sulla base della recente valutazione effettuata dalla Commissione. Viene posto l'accento su settori concreti nei quali, attualmente, la mancanza di chiarezza del regolamento in vigore crea ostacoli all'efficacia delle indagini dell'Ufficio. La modifica comprende norme volte a migliorare lo svolgimento di controlli e verifiche sul posto, che rappresentano l'elemento centrale dei poteri dell'OLAF e sono determinanti per scoprire elementi di prova che permettano di confermare o smentire una presunta condotta illecita. Essa prevede di concedere all'OLAF l'accesso alle informazioni sui conti bancari al fine di individuare i flussi di denaro in meccanismi sempre più sofisticati di frode e di fornirgli gli strumenti necessari per adempiere al suo mandato nel settore dell'IVA.
Contesto
La proposta odierna rappresenta un'altra tappa dell'impegno della Commissione a rafforzare la tutela degli interessi finanziari dell'Unione, dopo l'adozione di due importanti atti legislativi nel 2017: il regolamento relativo all'attuazione di una cooperazione rafforzata sull'istituzione della Procura europea (EPPO) e la direttiva relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale