Vienna – Il governo austriaco ha disposto la chiusura di 7 moschee e l'imminente espulsione di alcuni imam. Il cancelliere Sebastian Kurz e il ministro degli Interni Herbert Kickl hanno spiegato che i capi religiosi dell'associazione Atib sono accusati di finanziamenti illeciti dall'estero e di violazione della legge austriaca sull'islam. Inoltre una quarantina di imam dell'Atib, Unione turco-islamica per le collaborazione culturale e sociale in Austria, rischia di perdere i loro permessi di soggiorno. La chiusura riguarda quattro moschee a Vienna, due in Alta Austria e una in Carinzia. La chiusura avviene con decreto dell'ufficio della cancelleria competente per le questioni religiose e non è appellabile. Come ha ribadito il cancelliere Kurz (Oevp) "in Austria non c'è spazio per società parallele e radicalizzazioni". Il vice cancelliere della Fpoe Heinz-Christian Strache ha aggiunto che "non tolleriamo predicatori dell'odio che agiscono in nome della religione".
"Credo nella libertà di culto, non nell'estremismo religioso. Chi usa la propria fede per mettere a rischio la sicurezza di un paese va allontanato". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini su un Twitter dopo l'annuncio dell'Austria della chiusura di 7 moschee e l'espulsione di alcuni imam. Salvini ha annunciato che la prossima settimana spera di incontrare il collega ministro austriaco per un confronto su linee d'azione.