Berlino, 18 agosto 2018 – A Berlino incontro interlocutorio di fine settimana russo tedesco.Si è trattato del primo bilaterale tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il capo del Cremlino Vladimir Putin da quando nel 2014 Federazione russa ha annesso la Crimea dopo un referendum considerato illegale dalla comunità internazionale che ha strappato la regione autonoma all’Ucraina di cui faceva parte dal 1954. Il 18 agosto sul tavolo del Castello di Mesemberg, la fine del conflitto siriano, Turchia e diritti umani, la situazione nell’Ucraina orientale per cui Mosca subisce le sanzioni da Bruxelles e in particolare i lavori di costruzione per l’espansione di un metanodotto, noto con il nome di Nord Stream 2, che trasporterà il gas dalla Russia alla Germania al di sotto del Mar Baltico. Progetto criticato ed avversato dagli Stati Uniti e da diversi paesi dell’Europa orientale, Ucraina compresa. Il piano prevede l’aggiunta di un gasdotto diretto russo – tedesco che rifornirebbe di gas l’Europa centrale aggirando i paesi di transito verso la Germania orientale.Il portavoce di Merkel, Steffen Seibert, ha affermato che per la Germania è "importante che l’Ucraina mantenga un ruolo come paese di transito" per il gas russo.
La comune preoccupazione per la politica aggressiva di imposizione dei dazi avviata dall’amministrazione americana di Donald Trump prevista in agenda è stata affrontata da Vladimir Putin e Angela Merkel che si sono detti d’accordo nel "proteggere il progetto Nord Stream 2 " dagli attacchi provenienti dagli Stati Uniti.
Le relazioni tra Mosca e Berlino continuano ad essere sostanzialmente tese malgrado i toni di ieri abbiano ripetuto il clima di distensione dell’incontro a Sochi di aprile dove Merkel e Putin hanno avviato i temi di Mesemberg. La cancelliera Merkel venerdì 17 agosto ha avvisato il suo governo di non aspettarsi troppo dal suo incontro con Putin, aggiungendo che i due Paesi hanno necessità di mantenere un dialogo permanente sulle questioni da affrontare e Nord Stream 2 rappresenta uno spinoso problema per il quale è necessaria ‘’ una condivisione di massima ‘’ per rispondere uniti agli attacchi del presidente Donald Trump.
Con il North Stream 2 sarà garantito un ‘’approvvigionamento stabile di gas naturale all’Europa che si traduce in sicurezza energetica" ha assicurato Putin
‘’Il progetto fornisce benefici, ed è competitivo, e di conseguenza è necessario prendere misure che lo proteggano da possibili attacchi non competitivi e illegali provenienti da terze parti".Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo ai giornalisti sulla possibilità che da Washington arrivino sanzioni per quei paesi che partecipano al progetto.
Quello di ieri è stato un incontro di lavoro senza attese di risultati specifici ed obiettivi diretti ad un accordo tra Merkel e Putin come ha precisato Peskov alla domanda se sia in vista di un’intesa per fronteggiare eventuali sanzioni Usa, "non hanno come obiettivo quello di giungere ad accordi, ma vi è la consapevolezza che il progetto è necessario e va completato" ha detto il portavoce.
Poche ore prima del Vertice con la Merkel al quale è giunto con circa mezz’ora di ritardo, il presidente Putin si era recato a Gamlitz, in Austria, per partecipare al matrimonio del ministro degli Esteri di Vienna, Karin Kneissl, con l’imprenditore Wolfgang Meilinger. Durante il ricevimento al quale è arrivato con la troupe di dieci cantanti e ballerini di danza popolare cosacca, ha ballato con la responsabile della diplomazia austriaca vicina all’estrema destra del Fpoe.
La partecipazione di Putin all’evento nuziale che ha sollevato molte critiche è mirata a rafforzare le relazioni con Vienna. La ministra austriaca Kneissl è stata designata dal Partito della Libertà di estrema destra molto vicino al partito del presidente russo del quale condivide l’annessione della Crimea ed è contrario alle sanzioni Usa contro la Russia. Una strategia politica che punta ad aumentare la sfera di influenza di Mosca attraverso le alleanze con le forze politiche europee.
Alla proposta tedesca sulla missione Onu in Ucraina il Capo del Cremlino risponde glissando sulla strada della pacificazione lasciando in stallo l’accordo di Minsk sottolineando che in Ucraina purtroppo non andiamo avanti ‘’evidenziando come la ’realizzazione di Minsk non abbia alternative’’.
Circa l’ipotesi di una missione di Onu di peacekeeping in Ucraina Angela Merkel all’inizio del bilaterale ha dichiarato "Dobbiamo riconoscere che non abbiamo una tregua permanente".
Putin ha poi lanciato ha tendenziosamente tentato di influenzare il colloquio con la cancelliera tedesca a favore degli interessi di Mosca in particolare sulla questione dei rifugiati sirani che metterebbe in difficoltà Germania ed Europa. ‘’ Vi ricordo che ci sono un milione di rifugiati in Giordania e un milione in Libano. Ci sono tre milioni di rifugiati in Turchia. Questo è potenzialmente un peso enorme per l’Europa, dunque è meglio fare quanto è possibile perché possano tornare a casa’’ cosi il presidente russo lanciando un appello ai Paesi europei affinché partecipino finanziariamente alla ricostruzione della Siria con servizi di base come quelli idrici e le infrastrutture mediche, in particolare delle zone dove stanno facendo ritorno i profughi scappati all’estero.
Si tratta "potenzialmente di un onere enorme per l’Europa" "Bisogna rafforzare l’aiuto umanitario alla popolazione, e aiutare le regioni dove possono tornare i rifugiati che si trovano all’estero", ha affermato Putin.
Il ritorno dei rifugiati richiede condizioni assolute di garanzia e sicurezza che al momento non ci sono ha spiegato Angela Merkel attraverso un portavoce mentre ha sottolineato durante il bilaterale ‘’che oggi l’interesse della Germania è di evitare una crisi umanitaria’’.