Bruxelles, 23 agosto 2018 – Vertice Ue domani sull’emergenza migranti, al centro di una vicenda italiana dai risvolti poco umani che vede 150 persone provenienti soprattutto dall’Eritrea a bordo della nave Diciotti ancorata al porto di Catania da due giorni, con veto di sbarco da parte del governo e in particolare del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.
"Ma l'Europa vuole battere un colpo?" è l’appello rivolto dal premier Giuseppe Conte all’Unione europea sottolineando il 'volto umanitario dell’Italia' ancora una volta in prima fila sull’emergenza migranti e 'lasciata sola dall’Europa malgrado gli accordi presi dai paesi Ue al recente summit europeo'. ‘’Su mia sollecitazione avevano accolta l'idea di una cabina di regia, cosa aspettano a intervenire per operare la redistribuzione dei migranti che sono a bordo della nave italiana Diciotti, ancorata nel porto di Catania? Così’ Conte oggi nel chiedere alla Commissione europea di intervenire sulla vicenda della nave Diciotti
Alla riunione del 24 agosto a Buxelles organizzata dalla direzione generale Affari interni, sono invitati i rappresentanti dei governi di 12 paesi europei : Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Malta, Grecia e Irlanda. L’obiettivo è trovare una soluzione duratura alla questione dei ricollocamenti dei migranti tra i Paesi membri sulla scorta dello sbarco negato ai migranti a bordo ancora sulla nave Diciotti della Guardia Costiera ancorata al porto di Catania dall’esecutivo Conte ed imposto in particolare dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
‘Lavorare per una rapida soluzione in modo che le persone a bordo possano essere sbarcate il più presto possibile. E' innanzitutto e soprattutto un imperativo umanitario. Stiamo parlando di esseri umani. La priorità per tutti deve essere che le persone ricevano le cure di cui hanno bisogno" a riferirlo Il portavoce ha aggiunto che la Commissione.
Alle proteste contro lo stallo dei migranti sulla Nave Diciotti svolte oggi al porto di Catania i Verdi europei hanno manifestato contro Salvini che rifiutando lo sbarco di fatto tiene in ostaggio i migranti. Per questo la delegazione Verdi in un appello hanno chiesto alla Commissione Ue l’avvio di una procedura d’infrazione contro l’Italia. "Rifiutando lo sbarco Salvini sta di fatto tenendo ostaggi i migranti usandoli come merce di scambio per le regole italiane ed europee sui diritti umani", dicono in una nota congiunta i co-presidenti Monica Frassoni e Reinhard Buetikofer, Presenti anche gli eurodeputati del Pd Michela Giuffrida e Daniele Viotti che hanno espresso il loro dissenso contro la ‘detenzione’ dei migranti sulla nave.
Operazione Sophia in Libia. Intanto a Bruxelles il Comitato politico e di sicurezza (Cops) dell'Unione europea, si sono riuniti per discutere della richiesta dell'Italia di modificare le regole sugli sbarchi di migranti salvati dalle navi che partecipano all'operazione Sophia che opera al largo della Libia. Gli ambasciatori degli Stati membri secondo quanto riferisce l'agenzia Agi, nella quasi totalità sono stati contrari alla richiesta italiana. Il piano operativo attuale prevede sbarchi solo in Italia. Dopo lo sbarco di luglio a Messina di oltre 100 migranti a bordo del pattugliatore irlandese "Samuel Beckett", il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva annunciato l'intenzione di "bloccare l'arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali attualmente presenti nel Mediterraneo".