Londra, 15 gennaio 2019 – Il Regno Unito continuerà a rimanere nella UE contrariamente all’esito del referendum 2016, se il Parlamento non approverà il piano Brexit negoziato da Theresa May con l'Europa, molto più probabile del no-deal, che è una soluzione che non vogliono nemmeno i laburisti,
È questo il messaggio che la Premier sta cercando di inviare a tamburo battente ai deputati che oggi dovranno esprimersi sull’accordo. In queste ultime ore May ha tenuto comizi in fabbriche e posti di lavoro storicamente roccaforti dei pro – Brexit.
Massima diffusione è stata data alle rassicurazione di Bruxelles, sul mantenimento di una frontiera aperta tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica d'Irlanda, in caso di ‘’no deal’’ Si tratta del back stop su cui gravitano gli elementi deboli dell’accordo. Ma si tratterebbe di una fase solo temporanea, che entrerà in vigore solo se necessario. Lo si legge nella lettera di chiarimenti a firma di Donald Tusk e da Jean-Claude Juncker e trasmessa alla premier May per darle, si vocifera, una possibilità in più con i deputati della camera bassa pronti al voto.
Nel documento, diffuso da Downing Street e già in mano ai parlamentari per l’intervento della premier alla Camera dei Comuni di ieri 14 gennaio.
Tusk sottolinea rileva che Bruxelles non possa concordare su modifiche e difformità dell’Accordo di Recesso della Gran Bretagna, raggiunto dalle parti a novembre. Invece la lettera apre alla possibilità di estensione del periodo di transizione post-Brexit fissato al 31 dicembre del 2020. Il governo di Londra in proposito non si è ancora espresso.