Londra, 19 giu 2020 – Il Partito laburista ha “una montagna da scalare” se vuole tornare al potere. Questa la conclusione del rapporto Labour Together che ha analizzato la sconfitta del partito nelle elezioni dell’anno scorso. Lo riprende la stampa locale. Lo studio descrive un’atmosfera disfunzionale, ostile e conflittuale all’interno del partito durante le elezioni del 2019. Una percezione negativa diffusa del leader Jeremy Corbyn, dubbi riguardo al manifesto del partito e confusione creata dalla posizione ambivalente dei laburisti rispetto alla Brexit sono fattori che hanno contribuito alla sconfitta. Anche due decenni di cambiamenti demografici e politici hanno avuto un forte impatto sul partito, e potrebbero danneggiarlo ulteriormente nel 2024. “La coalizione elettorale del Partito laburista si stava rompendo e si è frantumata nel 2019. Siamo stati respinti da molte delle comunità che dovremmo rappresentare. Abbiamo perso elettori di tutti i tipi ovunque rispetto al 2017, con l’eccezione di Londra”, riporta lo studio.
Il rapporto sostiene anche che il Partito laburista non abbia mantenuto una strategia chiara e specifica durante le elezioni del 2019, non avendo individuato quale tipo di elettore andasse persuaso e come convincerlo. Secondo l’analisi, se Corbyn fosse stato popolare come lo era due anni prima al momento delle elezioni a dicembre 2019, la percentuale di voti del partito avrebbe potuto essere più alta di ben 6 punti. “La colpa della sconfitta non è la responsabilità di nessun individuo singolo”, specifica però il rapporto.
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