Isaia Tsaousidou è la nuova presidente internazionale dell’Associazione dei Giornalisti Europei (AJE-AEJ). Presidente della sezione greca, prende il testimone dal collega austriaco Otmar Lahodynsky che ha guidato l’Associazione negli ultimi sei anni. Alla neopresidente sono andati i maggiori consensi, 43 delegati su 49, così come all’italiano Luigi Cobisi, riconfermato tesoriere. Il nuovo Consiglio direttivo internazionale, eletto il 15 febbraio 2021, resterà in carica per i prossimi due anni. Nella Commissione d’arbitrato è stato riconfermato Giuseppe Jacobini.
Alla vice presidenza sono stati eletti lo spagnolo Javier Arribas, riconfermato, lo slovacco Tibor Macak, e l’irlandese Simone Apple. Nuovo segretario generale l’austriaco Edward Steen.
William Horsley , Regno Unito, è stato riconfermato nell’incarico per i problemi della Libertà di stampa; a rappresentare l’Associazione a Bruxelles presso le istituzioni comunitarie sarà lo spagnolo Javier Jimenez Moratalla; nell’incarico per i problemi delle fake news è stata riconfermata la bulgura Irina Nedeva.
A nome della sezione italiana, il presidente Nuccio Fava e il segretario generale Carmelo Occhino hanno inviato ai neoeletti un messaggio di congratulazioni, con l’augurio che l’impegnativo lavoro che li attende punti allo sviluppo dell’ Associazione e contribuisca a promuovere l’integrazione europea e i diritti civili, tra i quali la libertà di stampa.
L’Associazione dei Giornalisti Europei è stata fondata nel 1962 per iniziativa del giornalista italiano Marcello Palumbo e di alcuni colleghi attenti e interessati alle attività delle istituzioni comunitarie e al processo d’integrazione europea. All’assemblea costitutiva, che si tenne a Sanremo, parteciparono giornalisti dei sei paesi dell’allora Comunità economica europea, che condivisero l’iniziativa.
La neoeletta presidente Isaia Tsaousidou ha dichiarato: “Quest’anno l’Associazione dei giornalisti europei compie 59 anni di esistenza. Pertanto, credo che sia giunto il momento di ripensare ai nostri obiettivi e alle nostre attività, poiché l’Europa, il mondo e il giornalismo sono cambiati. Viviamo nel mondo del giornalismo istantaneo, in cui l’attendibilità delle fonti non è verificata e l’importanza delle notizie dura finché si premono il telecomando o la tastiera per cambiare canale televisivo o sito web. Populismo, disinformazione e fake news cercano di imporsi come principali problemi alienanti della nostra società. Pertanto, è urgente che AEJ intraprenda ulteriori azioni in un ambiente in rapida evoluzione. È tempo di vedere l’Europa come la nostra casa comune che renderà migliori noi e le generazioni future. Lavoriamo tutti insieme per tutti se vogliamo ottenere questi cambiamenti. Andremo avanti tutti insieme per trasformare in realtà la visione dei nostri fondatori”
(15 febbraio 2021)