Bruxelles – La Commissione europea ha adottato il 3 febbraio 2021 una comunicazione che fornisce agli Stati membri orientamenti generali sulla conduzione della politica di bilancio nel periodo a venire.
Contiene principi guida per la corretta progettazione e la qualità delle misure di bilancio. Espone le considerazioni della Commissione riguardo all’opportunità di disattivare o di mantenere la clausola di salvaguardia generale. Fornisce inoltre indicazioni generali sulla politica di bilancio nel suo complesso per il periodo a venire, comprese le implicazioni che il dispositivo per la ripresa e la resilienza ha sulla politica di bilancio.
La Commissione si impegna a garantire una risposta politica coordinata e coerente alla crisi attuale. Questa presuppone politiche di bilancio credibili che affrontino le conseguenze a breve termine della pandemia di coronavirus e sostengano la ripresa, senza compromettere la sostenibilità di bilancio a medio termine. La comunicazione mira a sostenere tali obiettivi.
Orientamenti per politiche di bilancio coordinate
Il coordinamento delle politiche di bilancio nazionali è essenziale per sostenere la ripresa economica. La comunicazione specifica che la politica di bilancio dovrebbe rimanere agile e adeguarsi all’evolvere della situazione. Mette in guardia contro un ritiro prematuro del sostegno di bilancio, che dovrebbe essere mantenuto quest’anno e il prossimo. Prevede che, una volta diminuiti i rischi per la salute, le misure di bilancio si orientino gradualmente verso misure più mirate e a lungo termine che promuovano una ripresa resiliente e sostenibile e che le politiche di bilancio tengano conto dell’impatto del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Le politiche di bilancio dovrebbero infine tenere conto della solidità della ripresa e di considerazioni relative alla sostenibilità del bilancio.
Tali orientamenti agevoleranno gli Stati membri nell’elaborazione dei loro programmi di stabilità e convergenza, che dovrebbero essere presentati alla Commissione nell’aprile 2021. Il pacchetto di primavera del semestre europeo della Commissione specificherà ulteriormente tali orientamenti.
Considerazioni relative alla disattivazione o al mantenimento della clausola di salvaguardia generale
Nel marzo 2020 la Commissione ha proposto l’attivazione della clausola di salvaguardia generale nel quadro della strategia volta a rispondere in maniera rapida, decisa e coordinata alla pandemia di coronavirus. L’attivazione della clausola consente agli Stati membri di adottare misure per reagire alla crisi in modo adeguato, discostandosi dagli obblighi di bilancio che normalmente si applicherebbero in forza del quadro di bilancio europeo.
La comunicazione espone le considerazioni della Commissione riguardo all’adozione di una futura decisione sulla disattivazione o sul mantenimento della clausola per il 2022. Secondo la Commissione, la decisione dovrebbe essere presa a seguito di una valutazione globale dello stato dell’economia sulla base di criteri quantitativi. Il livello di attività economica nell’UE o nella zona euro rispetto ai livelli pre-crisi (fine 2019) sarebbe il criterio quantitativo fondamentale che consentirebbe alla Commissione di valutare complessivamente se disattivare o mantenere la clausola di salvaguardia generale. Pertanto le attuali indicazioni preliminari suggeriscono di continuare ad applicare la clausola di salvaguardia generale nel 2022 e di disattivarla a partire dal 2023.
A seguito di un dialogo tra il Consiglio e la Commissione, la Commissione valuterà se disattivare o mantenere la clausola di salvaguardia generale sulla base delle previsioni di primavera 2021, che saranno pubblicate nella prima metà di maggio.
Le situazioni specifiche di ciascun paese continueranno a essere prese in considerazione dopo la disattivazione della clausola di salvaguardia generale. Se uno Stato membro non è tornato al livello di attività economica pre-crisi, si farà pienamente ricorso a tutte le flessibilità nell’ambito del patto di stabilità e crescita, in particolare al momento di proporre orientamenti in materia di politica di bilancio.
Utilizzare al meglio il dispositivo per la ripresa e la resilienza
La comunicazione fornisce alcune indicazioni generali sulla politica di bilancio degli Stati membri nel 2022 e a medio termine, compreso il collegamento con i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il ruolo di tale dispositivo sarà fondamentale per aiutare l’Europa a riprendersi dall’impatto economico e sociale della pandemia e concorrerà a migliorare la resilienza delle economie e società dell’UE e a garantire la transizione verde e digitale.
Il dispositivo metterà a disposizione degli Stati membri 312,5 miliardi di € di sovvenzioni e fino a 360 miliardi di € di prestiti per sostenere l’attuazione di riforme e investimenti, fornendo un notevole stimolo di bilancio e contribuendo ad attenuare il rischio di divergenze nella zona euro e nell’UE.
L’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza avrà anche importanti implicazioni per le politiche di bilancio nazionali. Nei prossimi anni le spese finanziate con sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza daranno un notevole impulso all’economia, senza aumentare i disavanzi e il debito nazionali. Gli Stati membri saranno inoltre incoraggiati a migliorare la capacità di crescita delle loro politiche di bilancio. Gli investimenti pubblici finanziati dalle sovvenzioni del dispositivo dovrebbero andare ad aggiungersi ai livelli di investimento pubblico esistenti. Solo finanziando investimenti produttivi aggiuntivi di qualità, il dispositivo contribuirà alla ripresa e alla crescita potenziale, in particolare laddove combinato con riforme strutturali in linea con le raccomandazioni specifiche per paese.
Gli Stati membri dovrebbero sfruttare al meglio l’opportunità unica offerta dal dispositivo per la ripresa e la resilienza per sostenere la ripresa economica, promuovere una crescita potenziale più elevata e migliorare le posizioni di bilancio sottostanti a medio e lungo termine.
Dibattito pubblico sul quadro di governance economica
La crisi provocata dalla pandemia di coronavirus ha evidenziato la pertinenza e l’importanza di molte delle sfide che la Commissione ha cercato di trattare e affrontare nel dibattito pubblico sul quadro di governance economica. Il rilancio della consultazione pubblica su tale quadro consentirà alla Commissione di riflettere su queste sfide e trarre insegnamenti. La comunicazione conferma l’intenzione della Commissione di rilanciare il dibattito pubblico sul quadro di governance economica una volta che la ripresa si sarà consolidata.
Dichiarazioni di alcuni membri del Collegio:
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone, ha dichiarato: “Vi sono segnali di speranza per l’economia dell’UE, ma per il momento la pandemia continua ad arrecare danni ai mezzi di sussistenza delle persone e all’economia in generale. Per attenuare tale impatto e promuovere una ripresa resiliente e sostenibile, il nostro chiaro messaggio è che il sostegno di bilancio dovrebbe continuare per tutto il tempo necessario. Sulla base delle indicazioni attuali la clausola di salvaguardia generale rimarrebbe attiva nel 2022 e sarà disattivata nel 2023. Gli Stati membri dovrebbero sfruttare al massimo il dispositivo per la ripresa e la resilienza, che offre loro un’opportunità unica di sostenere l’economia senza gravare sulle finanze pubbliche. Misure tempestive, temporanee e mirate consentiranno un ritorno agevole a bilanci sostenibili a medio termine.”
Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia, ha dichiarato: “La nostra decisione dello scorso marzo di attivare la clausola di salvaguardia generale ha riconosciuto la gravità della crisi in atto. Tale decisione intendeva anche sottolineare la nostra determinazione ad adottare tutte le misure necessarie per affrontare la pandemia e sostenere l’occupazione e le imprese. Un anno dopo, la battaglia contro la COVID-19 non è ancora vinta e dobbiamo fare in modo di non ripetere gli errori di dieci anni fa ritirando il sostegno troppo presto. Per il 2022 è evidente che il sostegno di bilancio sarà ancora necessario: meglio sbagliare per eccesso piuttosto che per difetto. Allo stesso tempo, le politiche di bilancio dovrebbero essere differenziate in funzione del ritmo della ripresa di ciascun paese e della situazione di bilancio sottostante. È fondamentale che, man mano che i finanziamenti di Next Generation EU iniziano a affluire, i governi garantiscano che la spesa nazionale per gli investimenti sia preservata e rafforzata grazie alle sovvenzioni dell’UE.”
Per maggiori informazioni
Domande e risposte: La Commissione presenta orientamenti sulla risposta della politica di bilancio alla pandemia di coronavirus
Comunicazione: A un anno dall’insorgere della pandemia di COVID-19: la risposta della politica di bilancio