Bruxelles, 23 marzo 2021 – La Commissione ha avviato un dialogo sulla protezione dei giornalisti nell’UE che coinvolge numerose parti interessate, tra cui giornalisti e loro associazioni, società di informazione, rappresentanti dei consigli consultivi dei media, Parlamento europeo, Stati membri, autorità di regolamentazione e partner internazionali.
Věra Jourová, Vicepresidente responsabile per i Valori e la trasparenza, che aprirà l’evento, ha dichiarato: “Gli omicidi dei giornalisti d’inchiesta Daphne Caruana Galizia e Ján Kuciak avrebbero dovuto essere un campanello d’allarme per l’Unione europea. Tuttavia le minacce e gli attacchi contro i giornalisti sono sempre più numerosi, e sono minacce e attacchi contro la democrazia nel suo complesso. Per la prima volta la Commissione lavora a un’iniziativa dedicata alla sicurezza dei giornalisti che dovrebbe apportare miglioramenti tangibili sul campo.”
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha aggiunto: “La libertà dei media non può essere data per scontata, dobbiamo difenderla attivamente, soprattutto nell’era digitale e con l’accresciuto rischio di attacchi online. Dobbiamo far sì che i giornalisti possano svolgere il loro ruolo cruciale nelle nostre democrazie garantendone la sicurezza quando svolgono il loro lavoro. Oggi avviamo un dibattito su come aumentarne la protezione, agevolarne la collaborazione e aiutarli a sviluppare le competenze digitali necessarie.“
Il dialogo proseguirà fino al 25 marzo nel quadro del forum europeo dei mezzi d’informazione. Si tratta di una tappa fondamentale nell’elaborazione della raccomandazione della Commissione agli Stati membri volta a garantire la protezione dei giornalisti (online e offline) e a combattere gli attacchi basati sul genere e contro le minoranze nell’UE, che sarà presentata più avanti quest’anno.
Il forum e la raccomandazione fanno parte di una più ampia serie di iniziative volte a fronteggiare le minacce alla libertà e al pluralismo dei media nell’UE, come annunciato nel piano d’azione per la democrazia europea e in particolare per i giornalisti, con un’iniziativa destinata a contrastare l’abuso di azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica. Il piano si accompagna al piano d’azione a sostegno della ripresa e della trasformazione dei settori dei media e dell’audiovisivo dell’UE.