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Dalle auto che si guidano da sole ai robot che raccolgono la frutta, l’intelligenza artificiale, insieme ad altri rami del digitale, si fa sempre più spazio nella nostra quotidianità. Per questo l’Unione europea sostiene la ricerca scientifica e le politiche che favoriscono lo sviluppo tecnologico nei settori economici e sociali più importanti, in un quadro normativo che ne definisca gli ambiti di applicazione.
A parlarci di questo impegno è Lucilla Sioli, direttrice per l’intelligenza artificiale e l’industria digitale alla Commissione europea, ospite del nuovo episodio di UÈ! che Podcast.
L’affidabilità delle tecnologie di intelligenza artificiale è una priorità per l’UE che vuole garantire sicurezza ed efficacia anche nelle situazioni più delicate, come le sale operatorie. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ha contribuito anche alla lotta al Covid-19 con l’identificazione di molecole per i vaccini, la disinfezione degli ospedali per mezzo di robot o la lettura rapida di immagini toraciche.
Per promuovere una maggiore fiducia nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, la Commissione europea ha recentemente posto le basi per una legislazione specifica al riguardo, attraverso il “Libro bianco sull’intelligenza artificiale”. Non solo l’UE si impegna a definire un quadro regolamentare accurato per l’utilizzo di queste tecnologie, ma i progressi ottenuti in questo ambito consentiranno all’Europa di essere più competitiva a livello mondiale.
Un settore in continua crescita, il data science, che non si limiterà a coinvolgere nuovi studenti di informatica, ma aprirà le porte a numerosi profili professionali che adopereranno sempre più l’intelligenza artificiale nei loro ambiti lavorativi.
Ascolta il podcast per scoprire come la Commissione promuove l’intelligenza artificiale e sostiene l’innovazione.
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