Il Commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič, , l’ 8 luglio scorso si è recato alla frontiera che separa la Turchia dalla Siria nordoccidentale, punto di attraversamento cruciale per l’erogazione di assistenza umanitaria a milioni di persone in Siria. La visita precede il voto sul rinnovo della risoluzione delle Nazioni Unite sull’erogazione di aiuti transfrontalieri, prevista per i prossimi giorni.
Il Commissario Lenarčič ha dichiarato: “Il mancato rinnovo della risoluzione transfrontaliera metterà a repentaglio la fornitura di aiuti umanitari per milioni di siriani. Nella Siria nordoccidentale oggi si tratta di una questione di vita o di morte per le persone più bisognose. Dopo un decennio di guerre e sfollamenti, la popolazione è esausta e dipende da questa assistenza per sopravvivere. È nostro dovere morale non distogliere lo sguardo dalle sofferenze dei siriani. L’Unione europea esorta vivamente i membri del Consiglio di sicurezza ad approvare il rinnovo dell’autorizzazione per le operazioni transfrontaliere al fine di consentire la fornitura di assistenza di primo soccorso, compresi i vaccini contro la COVID-19. Dobbiamo usare ogni possibile modalità per fornire assistenza umanitaria alle persone che ne hanno disperato bisogno, sia attraverso le frontiere sia attraverso le linee di combattimento. È fondamentale sostenere i siriani bisognosi ovunque si trovino all’interno della Siria o al di fuori, anche contribuendo a rafforzare la resilienza di persone che da 10 anni subiscono il conflitto.”
Durante la visita, oltre ad alti rappresentanti delle Nazioni Unite e operatori umanitari impegnati nell’assistenza transfrontaliera nella Siria nordoccidentale, il Commissario Lenarčič ha incontrato anche i rappresentanti del governo turco e le autorità locali di Hatay. Nel marzo 2021 la Commissione europea ha mobilitato da sola 130 milioni di € in aiuti umanitari per fornire assistenza vitale a milioni di persone in Siria. La Commissione sostiene inoltre i siriani nei paesi limitrofi che ospitano rifugiati, quali Turchia, Libano, Giordania, Iraq ed Egitto. Il comunicato stampa integrale è disponibile online.