Bruxelles, 26 ottobre 2021 – La Commissione europea, ha espresso oggi la sua soddisfazione per la decisione della Corte dei conti europea di certificare, per il 14o anno consecutivo, la buona salute dei conti annuali dell’UE. La parte relativa alle entrate del bilancio dell’UE non presenta errori rilevanti, in linea con i risultati degli anni precedenti. Per quanto riguarda la legalità e la regolarità delle spese, la Corte dei conti ha deciso di confermare il suo giudizio negativo.
Malgrado le sfide senza precedenti derivanti dalla pandemia di COVID-19 nell’anno 2020, il livello di errore stimato complessivo per le spese dell’UE rimane ai livelli dello scorso anno (2,7%), vale a dire che il 97,3% delle spese dell’UE non presenterebbe errori. In ogni caso, il rischio rimane inferiore all’1% (0,9%) grazie alla capacità di rettifica qualora si rilevino errori. La garanzia di una sana gestione finanziaria dei fondi dell’UE rimarrà una priorità della Commissione nel futuro. Quest’ultima continuerà a perseguire questo obiettivo in stretta collaborazione con gli Stati membri e con le altre istituzioni dell’UE, riservando una particolare attenzione ai fondi derivanti dal bilancio dell’Unione per il periodo 2021-2027 e dallo strumento per la ripresa NextGenerationEU.
Il Commissario europeo per il Bilancio e l’amministrazione, Johannes Hahn, ha dichiarato: “Nel 2020 il bilancio dell’Unione ha avuto un ruolo fondamentale nella rapida risposta alla pandemia di COVID-19. Ha altresì continuato a rispondere agli obiettivi strategici a lungo termine dell’Unione, contribuendo così ai programmi in ambito ecologico e digitale. In questo contesto, il bilancio dell’UE è stato protetto dalle solide garanzie globali della Commissione. La Commissione fa sì che il bilancio dell’Unione venga impiegato là dove è più necessario, che contribuisca agli obiettivi strategici dell’UE e che sia ben protetto.”
La pubblicazione della relazione annuale della Corte dei conti europea segna l’inizio dell’annuale “procedura di discarico” del bilancio dell’Unione. Il Parlamento europeo prende in considerazione le relazioni integrate in materia finanziaria e di responsabilità fornite dalla Commissione, le relazioni annuali della Corte dei conti europea sul modo in cui il bilancio è stato speso e le pertinenti relazioni speciali per decidere se concedere, rinviare o rifiutare il discarico.