BRUXELLES, 10 dicembre 2021 – In occasione del vertice sociale di Porto tenutosi a maggio, i leader dell’Unione hanno accolto con favore l’obiettivo a livello UE secondo cui il 60 % di tutti gli adulti dovrebbe partecipare annualmente ad attività di formazione entro il 2030. Per aiutare gli Stati membri a realizzare questo obiettivo, la Commissione ha presentato oggi due importanti proposte di raccomandazioni del Consiglio sui conti individuali di apprendimento e sulle microcredenziali, come annunciato nel 2020 nell’agenda per le competenze e nella comunicazione sullo spazio europeo dell’istruzione.
Un solido bagaglio di competenze apre opportunità alle persone, offre una rete di sicurezza in tempi di incertezza, promuove l’inclusione e l’avanzamento sociale e fornisce all’economia una forza lavoro qualificata, necessaria per la crescita e l’innovazione. Per il successo delle transizioni verde e digitale occorrono lavoratori in possesso delle giuste competenze. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente accelerato la necessità di riqualificazione e sviluppo delle competenze affinché la forza lavoro sia in grado di adeguarsi all’evoluzione del mercato del lavoro e si possano soddisfare le esigenze dei diversi settori.
Eppure sono troppo poche le persone che partecipano regolarmente ad attività di apprendimento dopo l’istruzione e la formazione iniziali: spesso, infatti, mancano le risorse finanziarie o il tempo per migliorare le proprie competenze o apprenderne di nuove o non si è a conoscenza delle opportunità di apprendimento e dei loro vantaggi. Ad esempio, in oltre il 90 % degli attuali posti di lavoro e in quasi tutti i settori è richiesto un certo livello di competenze digitali, ma nel 2019 solo il 56 % degli adulti disponeva di competenze digitali di base.
Le due nuove proposte adottate oggi in materia di conti individuali di apprendimento e microcredenziali contribuiranno ad affrontare queste sfide creando maggiori possibilità di trovare offerte di apprendimento e opportunità di lavoro.
Conti individuali di apprendimento
La proposta della Commissione mira a garantire che ogni persona, indipendentemente dal fatto che abbia o meno un’occupazione, possa avere accesso lungo tutto l’arco della vita a opportunità di formazione adeguate alle proprie esigenze.
A tal fine, la proposta di raccomandazione del Consiglio affronta le principali strozzature che attualmente impediscono alle persone di formarsi (mancanza di motivazione, di tempo e di risorse finanziarie) chiedendo agli Stati membri, in collaborazione con le parti sociali, di:
- creare conti individuali di apprendimento e fornire diritti alla formazione a tutti gli adulti in età lavorativa;
- stabilire un elenco di formazioni di qualità, adatte al mercato del lavoro, che possono beneficiare dei finanziamenti dei conti individuali di apprendimento e rendere tale elenco accessibile mediante un registro digitale, ad esempio a partire da un dispositivo mobile;
- offrire opportunità di orientamento professionale e convalida delle competenze acquisite in precedenza come pure congedi di formazione retribuiti.
L’aspetto innovativo della proposta consiste nel mettere la persona al centro dello sviluppo delle competenze. Nella proposta si chiede inoltre agli Stati membri di modulare i finanziamenti in funzione delle esigenze individuali in materia di formazione.
Microcredenziali
Le microcredenziali certificano i risultati formativi conseguiti in seguito a piccole esperienze di apprendimento (ad esempio, un corso o una formazione di breve durata). Costituiscono un modo flessibile e mirato di aiutare le persone a sviluppare le conoscenze, abilità e competenze di cui hanno bisogno per il loro sviluppo personale e professionale.
La proposta della Commissione intende fare in modo che il sistema delle microcredenziali funzioni in tutte le istituzioni, in tutte le imprese e in ogni settore e anche attraverso le frontiere. A tal fine gli Stati membri dovrebbero concordare:
- una definizione comune di microcredenziali;
- gli elementi standard che le caratterizzano; e
- i principi fondamentali secondo cui svilupparle e rilasciarle.
L’obiettivo è garantire microcredenziali di elevata qualità che siano rilasciate in modo trasparente al fine di generare fiducia in ciò che certificano. Questo dovrebbe contribuire al loro utilizzo da parte dei discenti, dei lavoratori e delle persone in cerca di lavoro che possono beneficiarne. La proposta introduce inoltre raccomandazioni sulle microcredenziali in relazione all’istruzione e alla formazione così come alle politiche del mercato del lavoro, per permettere a tutti di acquisire competenze nuove o supplementari in modo mirato e inclusivo. L’approccio europeo alle microcredenziali è un’iniziativa fondamentale per realizzare lo spazio europeo dell’istruzione entro il 2025. Le microcredenziali possono far parte dell’offerta di apprendimento inclusa nei conti individuali di apprendimento.
Dichiarazioni di alcuni membri del Collegio
Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, ha dichiarato: “Lo sviluppo di abilità e competenze è fondamentale per il successo professionale, per l’inclusione e l’integrazione. Permette alle persone di adattarsi ai cambiamenti, di realizzarsi e di dare il proprio contributo. Le competenze sono essenziali anche per la crescita. Le due proposte odierne rendono possibile l’apprendimento in qualsiasi momento della vita, secondo modalità flessibili e accessibili a tutti. Si tratta di un passo importante per coinvolgere un maggior numero di persone nelle opportunità di apprendimento e formazione, senza lasciare indietro nessuno.”
Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “Per garantire una transizione equa, è fondamentale che chiunque abbia accesso a opportunità di apprendimento e formazione flessibili, modulari e accessibili, indipendentemente dalla propria situazione personale. L’approccio europeo alle microcredenziali faciliterà il riconoscimento e la convalida di queste esperienze di apprendimento. Rafforzerà il ruolo degli istituti di istruzione superiore e di istruzione e formazione professionale nel concretizzare l’apprendimento permanente in tutta l’UE e aprirà le sue porte a un gruppo più diversificato di discenti.”
Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: “L’istruzione e la formazione non dovrebbero interrompersi quando si lascia la scuola. Oggi più che mai, per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in rapida evoluzione, le persone devono sviluppare il proprio bagaglio di competenze nel corso dell’intera vita professionale. Le proposte della Commissione in materia di conti individuali di apprendimento e microcredenziali ci aiuteranno a raggiungere l’obiettivo fissato nel piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali secondo cui il 60 % di tutti gli adulti dovrebbe partecipare annualmente ad attività di formazione entro il 2030. Dobbiamo affrontare seriamente la questione dell’apprendimento permanente in Europa. Si tratta infatti del miglior investimento possibile, a vantaggio dei lavoratori, dei datori di lavoro e dell’intera economia.”
Prossime tappe
Le proposte saranno negoziate con gli Stati membri. Quando le raccomandazioni saranno state adottate dal Consiglio, la Commissione sosterrà gli Stati membri, le parti sociali e le parti interessate nella loro attuazione. Per quanto riguarda i conti individuali di apprendimento, la rendicontazione e il monitoraggio saranno effettuati nell’ambito del ciclo del semestre europeo.
Contesto
Il diritto a un’istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente è sancito nel pilastro europeo dei diritti sociali (principio 1). Tutte le persone dovrebbero avere accesso in qualsiasi momento a un’istruzione e a una formazione di qualità e a una selezione di opportunità di sviluppo delle competenze in funzione delle proprie esigenze. Le competenze sono gli elementi basilari del successo in un mercato del lavoro e in una società in continua evoluzione.
Nel corso del vertice sociale di Porto e del Consiglio europeo di giugno i leader hanno accolto favorevolmente gli obiettivi principali dell’UE fissati per il 2030 dal piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali. Conseguire, entro il 2030, una partecipazione annuale ad attività di formazione da parte del 60 % di tutti gli adulti è uno degli obiettivi principali del piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali. Nel 2016 questo tasso si attestava tuttavia solo al 37 %, con modesti progressi registrati negli anni precedenti. A questo ritmo non sarà possibile raggiungere l’ambizioso obiettivo che è stato fissato ed è per questo che le proposte sui conti individuali di apprendimento e sulle microcredenziali sono importanti. Le proposte presentate oggi invitano gli Stati membri a collaborare con le parti sociali e i portatori di interessi affinché la riqualificazione e lo sviluppo delle competenze diventino una realtà per tutti.
La proposta di raccomandazione del Consiglio sui conti individuali di apprendimento e quella sulle microcredenziali per l’apprendimento permanente e l’occupabilità sono le ultime delle dodici azioni faro annunciate nell’agenda per le competenze per l’Europa e nel piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali. L’approccio europeo alle microcredenziali è un’iniziativa fondamentale anche per la realizzazione dello spazio europeo dell’istruzione entro il 2025.
Per ulteriori informazioni
Domande e risposte: Conti individuali di apprendimento e microcredenziali
Agenda per le competenze per l’Europa
Pilastro europeo dei diritti sociali
Comunicazione sulla realizzazione dello spazio europeo dell’istruzione entro il 2025
Video conferenza stampa Commissario Margaritis Schinas